Una intensa attività di controllo volta alla repressione delle attività illecite sulla filiera della pesca è in corso in tutta Italia da parte del personale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. L’operazione è stata denominata “Confine illegale”.

Nell’ambito di tale operazione, a partire dalla fine del mese di novembre anche i militari della Guardia Costiera di Viareggio, sotto il coordinamento regionale della Direzione Marittima della Toscana, hanno effettuato complessivamente oltre 60 ispezioni ad unità da pesca, grossisti, mercati, pescherie e ristoranti nelle province di Lucca e Pistoia e nel tratto di mare antistante il litorale della Versilia.

Dalle verifiche effettuate dai militari, è emerso, con riferimento allo stesso periodo dell’anno scorso, un sostanziale miglioramento nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di tracciabilità degli alimenti lungo tutta la filiera, nonché in materia di taglie minime delle specie ittiche a tutela della loro adeguata riproduzione. Malgrado ciò, non sono mancati alcuni comportamenti illeciti prontamente sanzionati dagli ispettori. Nel complesso, sono stati rilevati 13 illeciti amministrativi con il sequestro di 167 kg di prodotti ittici di varie specie ed attrezzature da pesca irregolari – tra cui oltre 800 metri di reti da posta posizionate in maniera abusiva e senza idonea segnalazione nelle acque portuali, pertanto potenzialmente pericolose per la sicurezza della navigazione e l’ambiente marino circostante. Le sanzioni comminate hanno superato, in totale, la soglia dei 37.000 euro.

L’infrazione più rilevante è stata contestata ad una nota pescheria della provincia di Pistoia, dove i militari hanno sequestrato circa 60 kg di prodotto congelato scaduto da oltre un anno ed hanno multato per 1.500 euro il titolare dell’attività commerciale.

Irregolarità sono state riscontrate anche presso un ristorante etnico di Viareggio, dove gli ispettori si sono imbattuti in oltre 20 kg di prodotto congelato ma sprovvisto della documentazione che ne attestasse la legittima provenienza.

Sono stati multati anche alcuni esercizi commerciali che non esponevano le informazioni minime obbligatorie a tutela del consumatore (provenienza, modalità di cattura, stato di freschezza etc…) del prodotto ittico posto in vendita.

Serrati anche i controlli in mare da parte degli equipaggi delle motovedette della Guardia Costiera viareggina. Dall’attività sono scaturiti, in particolare, sequestri di reti a strascico aventi maglie troppo piccole rispetto a quelle consentite e che non garantivano la selettività della pesca, risultando viceversa idonee a catturare  esemplari di specie ittiche non ancora adulti. Infine, due notizie di reato sono scattate a carico dei comandanti di due pescherecci sorpresi a svolgere attività di pesca ad una distanza dalla costa superiore a quella consentita dalla loro licenza, comportamento particolarmente grave anche sotto i profili di sicurezza della navigazione e di sicurezza sul lavoro dei membri dell’equipaggio.

I controlli su tutta la filiera proseguiranno durante le festività di Capodanno, al fine di garantire prodotti alimentari sicuri e di qualità e tutelare, allo stesso tempo, gli stock ittici, l’ambiente marino, i consumatori finali e gli operatori del settore che rispettano scrupolosamente le norme.

 

(Visitato 392 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Guardia costiera operazione confine illegale pesca viareggio

ultimo aggiornamento: 28-12-2018


Perde il lavoro e vive in auto: la tragica storia di un padre di famiglia

Pietrasanta festeggia il Capodanno in piazza