“A me mi viene da ride, diceva la mi’ nonna. Qualche buontempone in preda a bulimia mediatica per elemosinare le due solite righelle, inventa un’altra balla: si vendono le scuderie Sabrata, un complesso per ricovero di cavalli situato nel parco di Levante”.
E’ la risposta alla Lega del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro:
“In realtà nessuno le ha messe in vendita, ma anzi, il comune le vuol dare in concessione, per valorizzarle, visto che sono state dismesse da anni e versano in stato di abbandono. Il tutto è stato ben specificato negli allegati al bilancio, approvato due giorni fa. Ripeto, i soliti noti, ormai in maniera stucchevole e imbarazzante, raccontano un’altra menzogna. Peró il dubbio puó venire: ma siamo sicuri che abbiano davvero capito la differenza tra vendita e concessione? Mah… Intanto ricordo che le scuderie sono per i cavalli e non per gli asini!”
La scuderia Sabrata, rientra nel patrimonio disponibile: acquisita dal Comune mediante compravendita da un privato non è mai stata utilizzata né per lo scopo originario né per altro. Adesso, vista la posizione strategica e le potenzialità della struttura tutt’ora in ottimo stato, l’Amministrazione intende valorizzare l’immobile dandolo in concessione a terzi. E’ doveroso sottolineare che si parla di concessione quando c’è attribuzione ai privati dell’utilizzazione di beni pubblici (in questo caso di proprietà del Comune), ovvero contratto mediante il quale si trasferisce al concessionario il diritto di usare un bene pubblico, senza trasferimento della relativa proprietà che resta in capo al soggetto concedente. In sostanza, non sembra superficiale specificarlo, con la vendita si perde la proprietà del bene, con la concessione no. Anzi trattando le modalità di concessione è possibile trattare spazi e margini per una convivenza fra Enti, o fra privato ed Ente. Tutto questo è scritto nel piano delle alienazioni e valorizzazioni, documento come spiegato all’inizio, allegato al bilancio di previsione appena approvato dal Consiglio comunale. Atto che i consiglieri che interpretano con serietà, competenza e responsabilità il proprio mandato, sono tenuti a leggere.
