” sembra un’ingiustizia osservare come gli scienziati, gli uomini dotti in genere, si preoccupino tanto per   ricercare le cause delle malattie, per scoprire le origini, le leggi, per trovare tante belle notizie, che poi trovano, ma non si preoccupano per nulla del fatto che tanti disgraziati fanno poesia.”
Mario Tobino

E’ in corso fino al 18 agosto 2019 a Lucca nell’ex Cavallerizza, la mostra itinerante a cura di Vittorio Sgarbi, IL MUSEO DELLA FOLLIA.
La mostra è già stata portata in varie città italiane, Venezia, Mantova, Napoli ma a Lucca trova la sua sede perfetta, perché la potenza della tematica, la follia, è rafforzata dal fatto che si svolge nella città dove Mario Tobino dal 1944 per 40 anni ha lavorato e vissuto nel manicomio psichiatrico di Maggiano, con i suoi pazienti come se fossero i suoi familiari. Là ha visto tutta l’evoluzione della psichiatria moderna dalla prescrizione farmacologica alla chiusura dei manicomi  prevista dalla Legge Basaglia del 1978, che lo lascia solo nella sua battaglia contro quello, che secondo lui, è un’insensatezza; chiudere  le strutture senza trovare un’alternativa e denuncia i tanti suicidi dei malati che abbandonati a se stessi preferiscono la morte .
Non è previsto per il visitatore un percorso ideale: è un canto libero alla creatività senza limiti. Infatti la mostra sottolinea che la malattia non ostacola in alcun modo la creazione, anzi,  è proprio durante la fine dell’800 e per tutto il 900 che i “folli” liberi dalla forma e dalle costrizioni sociali hanno potuto sperimentare e creare capolavori, perché l’arte esorcizza i demoni del malato e lascia uscire la sua personalità individuale irripetibile.
Il buio, i tessuti neri, la moquette nera che assorbe i rumori, la luce che mette in risalto la febbre creativa di pittori come Bacon, Ligabue e Ghizzardi provocano un forte senso di disagio e smarrimento.
Alla Cavallerizza, la mostra si arricchisce di documenti storici, come la stanza di Mario Tobino a Maggiano nella quale, spartana come una cella francescana, ha scritto le sue opere, gli oggetti della vita quotidiana del manicomio, fotografie e documentari, ai quali si aggiungono capolavori di pittori lucchesi e versiliesi come Fidia Palla, Lorenzo Viani .
Non si esce con la leggerezza con cui si è entrati, ma con la consapevolezza che questi “matti” visionari fanno poesia, che Lucca non è solo la città di Ilaria del Carretto, della seta, della Torre Guinigi ma anche la città dei suoi pazzi e di Tobino.

Dove e Quando 

dal 27 febbraio al 18 agosto 2019

Cavallerizza – Piazzale Verdi

aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00

Biglietti: 12/8 euro

info e biglietti: [email protected]

tel: 33387717113

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ex cavallerizza

ultimo aggiornamento: 01-03-2019


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