E’ stato fissato per il 10 luglio prossimo il processo in Cassazione per Antonio Logli, accusato dell’omicidio e della distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa, l’imprenditrice svanita nel nulla la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012. L’uomo è stato condannato, con rito abbreviato, in primo grado e in appello a vent’anni di reclusione e sottoposto alla misura cautelare del soggiorno obbligato nei comuni di Pisa e San Giuliano Terme (Pisa), dove risiede, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione dalle 21 alle 6. Il corpo della donna fu cercato anche nel lago di Massaciuccoli, i Carabinieri alla guida dell’allora comandante Gianni Fedeli, scandagliarono i fondali anche a Torre del Lago.
Secondo i giudici di primo grado e di appello, Logli uccise la moglie al culmine di un litigio scoppiato quando la donna scoprì la sua relazione con l’ex baby sitter dei figli. L’uomo ha sempre respinto le accuse dichiarandosi innocente e ritenendo che la donna, i cui resti non sono mai più stati ritrovati, si sia allontanata volontariamente da casa.

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ultimo aggiornamento: 08-03-2019


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