“Una storia ungherese” è il primo romanzo di Margherita Loy, scrittrice romana che vive nella campagna lucchese, che dopo aver pubblicato alcuni libri per bambini, fa il suo esordio narrativo grazie alla raffinata casa editrice indipendente Atlantide di Roma.

Il libro sarà presentato mercoledì 13 marzo a Villa Argentina, a Viareggio, alle 17.00, alla presenza dell’autrice e del giornalista Adolfo Lippi nell’ambito della rassegna “Di Mercoledì: Scrittori e lettori sulla terrazza di Villa Argentina” promossa dalla Provincia di Lucca.

Il romanzo di Loy ha una narrativa originale e controllata impreziosita dalla capacità di far vivere con straordinarie immagini il racconto scritto, che è intenso e vibrante.

La sinossi del libro. Gennaio 1945. Bombe e artiglieria distruggono Budapest. L’Armata Rossa stringe l’assedio intorno alla città. L’esercito tedesco non intende retrocedere. Kinga, vent’anni, rifugiata nella cantina, scrive. Scrive perché tornare con i ricordi nella casa di campagna in cui ha vissuto insieme alla nonna diventa ora l’unica forma di libertà. Scrive perché il suo amore per il giovane ebreo Gyalma le permette di essere di nuovo al piccolo lago ai confini del mondo e rivivere attimo per attimo la passione. La fame, quando la penna scorre sul suo diario, si allontana. Gli odori e la paura, si dileguano. Grazie al grande vuoto del tempo fioriscono ricordi: il padre italiano che dipinge e che ha abbandonato la famiglia, suo fratello Alexander che le stringe la mano in una giornata di dolore, l’istante in cui la sua treccia di lunghi e scuri capelli viene sciolta nel retro della bottega del paese. E, ancora, le passeggiate con il cane Maxi, l’odore della primavera e della felicità che sa di burro fuso e albicocche sottospirito…Ma l’attesa consegna anche una nuova, dolorosa, consapevolezza. E se l’infanzia di Kinga si è perduta un giorno in riva al Tibisco, la cantina a due passi dal Danubio ha tenuto prigioniera la sua giovinezza per consegnarle una nuova, incerta, età da vivere in un mondo in cui la gente improvvisamente si è trasformata, e si è scoperta razzista, accecata dall’odio, assetata di violenza.

 

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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ultimo aggiornamento: 11-03-2019


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