Nella decorsa notte, la Polizia di Stato di Pistoia ha proceduto all’arresto di D. R., cittadino albanese di anni 34 residente a Quarrata, nella flagranza del reato di rapina in concorso con ignoti in danno del proprietario di un vivaio ubicato a Pistoia.

In particolare, nella serata di ieri 17 marzo, verso le ore 21.00, il proprietario del vivaio, veniva informato telefonicamente da un suo collega di lavoro che gli riferiva di aver notato uno o due individui all’interno del vivaio di sua proprietà.

Il proprietario verificava la veridicità dell’informazione visionando le immagini del sistema di video sorveglianza attraverso l’apposita applicazione sul telefono cellulare, appurando che effettivamente vi erano uno o due individui che si aggiravano all’interno della sua proprietà.

Considerato che negli ultimi tempi egli aveva subito diversi furti e anche danneggiamenti di ingente valore, decideva di andare sul luogo, portandosi al seguito anche una pistola regolarmente detenuta con porto d’armi per difesa personale.

Giunto sul luogo notava che sul ciglio della strada che costeggia il vivaio vi erano diverse piante di “palme tropicali” che erano state rimosse dalla loro posizione originale e portate al di fuori della proprietà, verosimilmente pronte per essere “caricate/trasportate”. Inoltre, scendendo dalla vettura, notava, nascosto dietro una pianta di alto fusto, una persona accovacciata, la quale, vedendosi scoperta, usciva dal proprio nascondiglio e saltando il fosso di confine, con fare aggressivo e minaccioso si dirigeva verso la parte offesa che contattava immediatamente la Polizia al numero di emergenza 113.

Nel frattempo in zona transitava un automobilista che si fermava per prestare aiuto.

L’individuo, nonostante la presenza di più persone, non desisteva nella propria condotta continuando a dirigersi il proprietario del vivaio con fare minaccioso. Questi, per evitare il contatto, indietreggiava mantenendo un’opportuna distanza, accorgendosi tra l’altro che sul fianco destro del soggetto spuntava, da sotto il giaccone, una custodia porta ascia/pennato, immediatamente riconosciuta perché attrezzo comune dagli addetti ai lavori. A questo punto, temendo per la propria incolumità estraeva la pistola tenendola con la canna rivolta verso terra a scopo intimidatorio.

Il soggetto, tuttavia, continuava ad andargli incontro facendolo arretrare per circa 100 metri. In tale frangente sopraggiungeva un’autovettura con un complice che si fermava di fronte al denunciante, con i fari abbaglianti puntati, facendo salire a bordo il primo individuo. Dopodiché ripartiva velocemente verso di lui che, a quel punto, istintivamente si spostava dalla carreggiata per non essere investito ed esplodeva un primo colpo in aria a scopo intimidatorio ed un secondo all’indirizzo del pneumatico anteriore destro che veniva attinto provocando l’interruzione della marcia.

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ultimo aggiornamento: 18-03-2019


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