Da Euro Riparbelli (uno dei giocatori che erano in campo nella prima partita ufficiale disputata dal Viareggio) a Cosimo Belluomini, uno dei ‘millennial’ (nato nel 2000) che fa parte dell’attuale rosa bianconera impegnata nel campionato di serie D: fra questi due ‘estremi’ (in foto) ci sono tante altre immagini che disegnano la storia bianconera nei suoi primi cento anni di storia. La mostra ‘Orgoglio bianconero 1919-2019 Cento anni di calcio a Viareggio’ è la naturale evoluzione del percorso iniziato con la pubblicazione dell’omonimo libro che si appresta – grazie alla risposta del pubblico – a erogare altre piccole (ma gradite) donazioni ad associazioni che operano sul territorio locale, al servizio della gente. Com’è noto, la mission finale era quello di devolvere in beneficenza gli utili dell’iniziativa.
La mostra aperta nella sede del circolo Acrel – via Verdi 247, tutti i giorni meno la domenica, dalle 9,30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18 con possibilità di visite concordate con gruppi – è il frutto dell’opera di Mario Niccolai (titolare della tipografia Ancora) e del grafico Beppe Bertuccelli, oltre che degli scatti fatti in passato da numerosi fotografi e appassionati locali: da Ugolino Magrini a Franco Orlandini, da Benito Giannotti a Aldo Umicini, da Cosimo Zei a Rodolfo Benedetti, da Roberto Paglianti a Riccardo Bianchi, da Edoardo Cupisti ad altri ancora. Uno slancio di passione e di generosità. Ovviamente così come era accaduto per il libro – ci sono 120 foto – non potevano essere ritratti tutti i 1500 giocatori che dal 1919 ad oggi hanno indossato la maglia bianconera. E’ comunque l’ennesima testimonianza dell’amore che gli sportivi hanno per i colori bianconeri viareggini. E non solo per una questione di orgoglio.
Una mostra anche da consultare visto che a disposizione dei visitatori ci sono anche riviste, pubblicazioni e giornali che parlano della storia del Viareggio: un’occasione per i giovani – sarebbe bello e auspicabile vedere i ragazzini delle scuole calcio o i ragazzi del liceo sportivo – per conoscere la storia calcistica cittadina e magare avere un sussulto di interesse per il pallone locale
