Torna il  mistero sugli organi di Daniele Franceschi.
Ad oltre 8 anni dalla misteriosa morte avvenuta nel carcere di Grasse, in Francia, ai familiari di Daniele Franceschi,  il carpentiere viareggino che all’epoca dei fatti aveva 36 anni, è stata inviata una lettera  da un sedicente ex compagno di cella dello stesso, che adombra inquietanti dubbi sulla sorte degli organi del giovane italiano, ipotizzando un macabro espianto degli stessi, che non furono mai restituiti alle autorità taliane per eseguire una regolare autopsia, a causa pure delle condizioni in cui il cadavere fu restituito.
Poche parole, in stampatello, in un italiano incerto: “core (cuore, ndr) e tutti pezzi di Daniele dentro altri omini (uomini). Da Pasteur (l’ospedale francese, ndr)”. Firmato Sadiq, Prisono (dal francese, prigione)
A renderlo noto è il legale che ha seguito il caso fin dall’inizio, l’avvocato Aldo Lasagna. Il documento è adesso nelle sue mani: ” Informerò quanto prima le autorità inquirenti transalpine – fa sapere Lasagna – per far riaprire il caso”
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ultimo aggiornamento: 23-03-2019


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