I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto (già convalidato dai Giudici competenti per territorio) quattro soggetti ritenuti responsabili di numerosi furti in abitazione nei primi mesi del 2019 in diverse province della Toscana. Gli indagati sono stati bloccati tra Pisa e Montecatini Terme.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, è stata avviata lo scorso mese di gennaio ed ha consentito in brevissimo tempo di pervenire all’individuazione del sodalizio criminoso costituito esclusivamente da soggetti di nazionalità albanese. Gli indagati erano specializzati nell’effettuare vere e proprie incursioni in zone poco abitate ove gruppi di case, previa effrazione, venivano depredate con azioni fulminee.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, nella giornata del 19 marzo 2019, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto quattro componenti di un sodalizio criminoso dedito alla commissione di reati predatori tra le province di Firenze, Pisa e Pistoia. Si tratta di MZHIKA Zeqir cl.’86, CAKONI Hektor cl.’80, PERNDREKA Marjan cl.’88, PRENDI Denard cl.’88, tutti di origine albanese, pregiudicati ed irregolari sul territorio nazionale.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze (Sost.Proc. Dott.ssa Christine Von Borries), hanno avuto inizio lo scorso mese di gennaio quando, a seguito di un furto in abitazione commesso a Pontassieve, veniva asportata un’autovettura Mercedes classe B di colore nero, segnalata pochi giorni dopo nello stesso comune da colleghi del posto e ulteriormente avvistata a Bagno a Ripoli da una donna ivi residente, anch’essa vittima di furto, la quale in sede di denuncia riusciva a fornire indicazioni sul modello del veicolo. I mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché l’analisi del tracciato del dispositivo GPS con il quale veniva monitorata l’autovettura hanno permesso, in maniera inequivocabile, di documentare – solo nelle date del 17, 18 e 19 gennaio – circa 15 furti in abitazione commessi nell’area ricompresa tra i comuni di Firenze, Fiesole, Dicomano, Vicchio, Bagno a Ripoli e Borgo San Lorenzo, per i quali un ulteriore riscontro è stato fornito dal riconoscimento, da parte delle persone offese, di alcuni beni asportati e successivamente rinvenuti all’interno della stessa autovettura Mercedes, recuperata il 22 gennaio 2019 a Sesto Fiorentino.
Implementate le attività d’indagine con ulteriori dispositivi tecnici, gli operanti riuscivano a rintracciare nuovamente i quattro soggetti che, nel frattempo, con analogo modus operandi, entravano in possesso di una nuova autovettura, una Fiat 500 X di colore rosso, asportata a seguito di un furto in abitazione nel comune di San Casciano Val di Pesa.
I servizi di osservazione e pedinamento sulla “nuova” autovettura in uso ai quattro indagati nonché la documentazione foto/video degli spostamenti della stessa e dei singoli personaggi coinvolti, consentivano di dimostrate, dal 7 al 10 marzo, la commissione di ulteriori furti nei comuni di Fiesole, Pontassieve, Bagno a Ripoli, Montescudaio (PI), Terricciola (PI) e Collesalvetti (LI).
Il sodalizio effettuava vere e proprie incursioni in frazioni dei comuni sopracitati dove venivano individuati gruppi di case che, previa effrazione, venivano depredate con azioni fulminee. I soggetti cambiavano spesso il loro domicilio proprio per evitare di suscitare interesse nel vicinato, restando solo pochi giorni in uno stesso posto, ed avevano una elevata mobilita nel territorio toscano cambiando continuamente autovetture, in particolare nella fase di recupero di quella rubata utilizzata per commettere furti e nella fase conclusiva dei raid.
La svolta investigativa si è avuta allorquando sono state individuate le due abitazioni in Montecatini Terme dove i quattro domiciliavano e custodivano parte della refurtiva. Nelle prime ore del 19 marzo gli operanti, accortisi di strani movimenti che facevano presagire uno spostamento della banda, suffragati anche da conversazioni che lasciavano intendere la volontà dei soggetti coinvolti di voler abbandonare il territorio nazionale, consideravano necessario – in accordo con il P.M. titolare del procedimento – effettuare un immediato intervento nei confronti dei quattro indagati, alla luce del pericolo di fuga e della loro elevata pericolosità sociale, sottoponendoli a fermo di indiziato di delitto. Ulteriore conferma di tale intenzione emergeva dalla presenza dei bagagli in una delle autovetture in uso agli indagati nonché negli appartamenti dove gli stessi domiciliavano.
L’operazione ha portato al sequestro con contestuale riconsegna ai legittimi proprietari di due autovetture rubate. Inoltre, le perquisizioni veicolari, domiciliari e personali consentivano di sequestrare una somma complessiva in contanti di circa 3.000 euro, diversi monili in oro per un valore ancora da quantificare, numerosi prodotti di pelletteria griffati e pregiate bottiglie di vino.
Attualmente gli indagati sono associati presso le case circondariali di Pisa e Pistoia, essendo stati eseguiti i fermi per uno di essi nel comune di Pisa e per gli altri tre a Montecatini Terme presso la loro abitazione. Nell’ultimo fine settimana vi è stata la convalida da parte dei GIP presso i Tribunali competenti per territorio.

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ultimo aggiornamento: 27-03-2019


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