La Polizia Stradale di Livorno ha bloccato per tempo un uomo che, sfiduciato per alcune traversie con cui doveva fare i conti da tempo, voleva farla finita. Lui, un 64enne di Napoli ma residente a Follo (SP), ieri pomeriggio era al volante della sua FORD Focus quando, a un certo punto, ha contattato via filo i familiari dicendo di trovarsi in una piazzola di sosta sull’A/12, tra Livorno e Collesalvetti, e manifestando propositi suicidi. L’allarme è rimbalzato alla Polstrada, che ha inviato sulle tracce dell’uomo una pattuglia della Sottosezione di Rosignano, ma in quel tratto non c’era nessuno. Lui è stato contattato al cellulare dalla centrale operativa e, sentendosi tranquillizzato dal poliziotto che lo aveva chiamato, ha comunicato la sua nuova posizione. A quel punto la pattuglia è riuscita a individuarlo mentre camminava a piedi vicino al guard-rail, dandogli da parlare in modo da conquistarne la fiducia. E ci sono riusciti.

“Per fortuna siete arrivati, perché volevo fare un brutto gesto” lui ha esclamato ai due poliziotti, un uomo e una donna. Poi, rivolgendosi al primo ha mormorato: “Ora mi sento più tranquillo, lui mi sembra mio fratello, che è un poliziotto in pensione. Mi dispiace per il disagio che vi ho dato”. Gli agenti, addestrati a entrare in sintonia con chi vive momenti complicati, lo hanno definitivamente conquistato, conducendolo in caserma. L’uomo ha spiegato alla Polstrada che, proprio quel giorno, era venuto a conoscenza degli esiti preoccupanti di alcune analisi fatte da lui che, sommate alle pessime condizioni di salute di un familiare e di un amico, lo avevano indotto a tentare il suicidio. Ma tutto è finito bene, con la moglie e la figlia che lo hanno riabbracciato in caserma. Loro prima di uscire da lì hanno di nuovo ringraziato la Polizia di Stato perché c’è sempre quando la chiami, ma gli agenti li hanno incoraggiati rammentandogli che “Esserci sempre” è il mantra di chi indossa quell’uniforme

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ultimo aggiornamento: 10-04-2019


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