Ieri sera 23 aprile, intorno alle 22:00, gli agenti del Posto di Polizia Ferroviaria di Viareggio notavano un uomo che si incamminava verso la fine del terzo marciapiede della stazione ferroviaria di Viareggio. L’atteggiamento dell’uomo appariva sospetto agli agenti, che infatti lo raggiungevano prontamente. L’uomo si mostrava indifferente alle domande che gli venivano rivolte, apparendo del tutto assente rispetto al contesto nel quale si trovava.
Dopo alcuni istanti, alla partenza di un treno regionale, le intenzioni dell’uomo si manifestavano nella loro interezza e drammaticità: tentava infatti di raggiungere il binario e gettarsi sotto il convoglio. A fatica gli operatori riuscivano a bloccarlo e a contenerlo fino all’arrivo dell’automedica, lasso di tempo durante il quale l’uomo continuava a cercare di liberarsi, trovando maggior impeto nel momento in cui gli altoparlanti annunciavano il transito di convogli.
In stazione, nel frattempo, erano giunti anche i familiari dell’aspirante suicida, messi in allarme da un messaggio che l’uomo aveva inviato alla moglie. Nel messaggio – accompagnato da una fotografia di una stazione ferroviaria che l’uomo indicava essere quella di Massa – i familiari riconoscevano invece lo scalo di Viareggio.
L’uomo, poco più che trentenne, di origini rumene e padre di due bambini in tenera età, veniva ricoverato presso l’U.O. di psichiatria dell’Ospedale Versilia. Il gesto estremo compiuto dall’uomo – assiduo frequentatore di sale slot –  sarebbe legato proprio ad una dipendenza dal gioco d’azzardo.
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ultimo aggiornamento: 24-04-2019


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