L’incontro con le associazioni e con la consulta del volontariato è stata un’altra occasione, se mai ce ne fosse voluta la conferma, di quanto sia presente il mondo dell’associazionismo nel nostro Comune e nelle nostre vite.
Una discussione serena fra le associazioni e tutti i candidati a Sindaco, perché quando si parla di volontariato, le casacche politiche sono sempre rimaste fuori dalla porta.
Sosterrò sempre il volontariato e l’associazionismo locale, cercando di aiutare con ogni mezzo chi dedica la propria vita e le proprie energie al prossimo.
La sussidiarietà è Il punto cardine che sta alla base della nostra azione politico-amministrativa. Mai dovremmo far si che la politica prevalga all’interno delle associazioni, vorrebbe dire incrinare lo spirito di servizio che non ha colore.
Le parole chiave devono essere libertà, autonomia e sostegno: Un Sindaco giusto, deve garantire libertà di azione nell’assoluta autonomia alle associazioni, dando il massimo sostegno a chi si dona per gli altri.
L’azione amministrativa non dovrà mai sostituirsi alle persone e alle associazioni, ma dovrà necessariamente affiancarle, sostenendo le loro opere e le loro iniziative.
In questi anni di crisi il numero delle persone in difficoltà è cresciuto a Massarosa e noi da un lato abbiamo l’obbligo di fare di più, ma dall’altro dobbiamo far ripartire la nostra economia, creare occasioni di occupazione e di impresa per far si che coloro che in questo momento hanno bisogno di noi, abbiamo l’opportunità attraverso il lavoro di un riscatto sociale.
Emergenza abitativa
L’emergenza abitativa è in problema molto sentito sul territorio e dovremo impegnarci per garantire ai nostri cittadini il diritto alla casa, perché dopo il lavoro è la necessità più importante dell’uomo.
Dovremo far ripartire progetti fermi da anni per dare corpo a queste necessità
Dobbiamo anche impegnarci per il sostegno al mondo della disabilità e alle loro famiglie, potenziando le occasioni formative e di integrazione.
Questo passa attraverso precise scelte che un’amministrazione deve adottare e
Su queste vogliamo intervenire per razionalizzare le risorse di un bilancio e dare nuovo slancio ai servizi.
La società della salute toglie risorse ai servizi e alle associazioni.
Come da sempre sostengo, la Società della Salute è solo un ente in più che toglie risorse che potrebbero essere destinate ai servizi, al volontariato e alle associazioni.
Un consorzio in liquidazione – del quale l’assessore Barsotti, oggi candidata con il PD ne è presidente – che ha costi altissimi per la collettività. Solo il direttore ha un compenso che costa ai cittadini oltre 140 mila euro all’anno e ha costi di gestione di oltre 400 mila euro.
Sono invece favorevole alla Conferenza dei Sindaci che in primo luogo non ha costi e in secondo luogo rappresenta a pieno e in maniera diretta la cittadinanza.
In questo modo sarà possibile avere fondi in più per il volontariato.
I fondi per il sociale nel nostro bilancio sono addirittura calati, e in alcuni casi i fornitori di servizi alla persona attendo di essere pagati anche da due anni.
Per l’accordo sul sociale con i sindacati ad esempio, nel 2015 c’erano 200 mila euro, mentre per il 2019 è ridotto a 120 mila euro. 40% in meno.
La stessa società della Salute vanta crediti verso il comune di 374 mila euro per servizi vecchi anche di due anni così come, cosa ancor più grave, alcune associazioni del territorio.