Prezzi calmierati per i prodotti della prima infanzia, nidi domiciliari e aziendali, spazi di lavoro condiviso. Sono solo alcuni dei provvedimenti studiati dal candidato sindaco Alberto Coluccini per rispondere alle difficoltà di giovani coppie che vogliano mettere su famiglia e a quei giovani che per la prima volta si affacciano sul mondo del lavoro.

 “Nel nostro programma – spiega Alberto Coluccini, candidato sindaco di Civica Massarosa, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – abbiamo un Progetto Bambino. In sostanza tramite le farmacie comunali vogliamo applicare prezzi calmierati per l’acquisto di prodotti di uso quotidiano per la prima infanzia. Un modo concreto per supportare le famiglie con figli piccoli”.

 

 Allo stesso tempo l’amministrazione guidata da Coluccini avvierà sistemi virtuosi di supporto per l’apertura di nuovi asili nidi domiciliari o asili aziendali, per aiutare quei genitori che per lavoro stanno fuori casa gran parte del tempo. 

 

 Forte anche l’impegno per cercare di dare un lavoro a chi non ce l’ha. “Dovremmo intervenire per risolvere il problema della disoccupazione giovanile nel nostro Comune. Daremo incentivi alle imprese che creano lavoro. Ci faremo carico di aiutare quei ragazzi che vogliano fare impresa, attraverso la creazione di spazi di lavoro condiviso (coworking) in modo da poter abbattere in modo sostanziale le spese necessarie per avviare una start up. Avvieremo inoltre convenzioni con studi commerciali e istituti di crediti, garantite dal Comune, per sgravare i giovani che aprono una attività dagli aspetti burocratici e per poter avere accesso ad agevolazioni sul credito”.

 Sempre in tema di aiuti alle famiglie il programma di Coluccini prevede la “realizzazione di nuova edilizia residenziale pubblica in accordo con Erp. Ma ci impegneremo anche – conclude il candidato sindaco – per concedere ampliamenti una tantum alle abitazioni esistenti favorendo il frazionamento delle unità immobiliari e quindi la creazione di alloggi per i propri figli o nipoti. Dovremmo infine ripensare ad un piano di edilizia residenziale a canone agevolato”.

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