L”a stazione di Viareggio si trova sempre più spesso senza la presenza del Dirigente Movimento e con l’impianto telecomandato dal DCO di Pisa, cioè il Dirigente che regola e dispone la circolazione sulla intera linea tirrenica; temevamo che Rete Ferroviaria Italiana, prima o poi, prendesse questa iniziativa visto che l’obbiettivo strategico dell’azienda è quello di arrivare ad una circolazione dei treni con le stazioni deserte e telecomandate solo da alcuni posti centrali (Roma, Bologna, Genova, ecc…). La stazione di Viareggio, fino ad oggi, è rimasta uno dei rari impianti sulla linea Tirrenica in cui la presenza del Dirigente Movimento può essere da supporto al DCO di Pisa e può intervenire sulle problematiche dei treni affrontandole direttamente sul territorio, soprattutto se si pensa che è stazione di origine della linea per Lucca/Pistoia/Firenze”.

La nota arriva dal sindacato Filt:

“Sappiamo benissimo che con la tecnologia attuale tutta la linea ferroviaria tirrenica può essere telecomandata da un posto centrale, ma sappiamo anche altrettanto bene che c’erano accordi che prevedevano la presenza di Dirigenti Movimento in carne ed ossa ogni tanti chilometri per permettere un controllo ed una verifica dei treni; accordi che sono stati e che vengono disattesi da RFI anche se poco o niente è cambiato in questi anni sul lato della sicurezza.  Ricordiamo che proprio la presenza del D.M. a Viareggio, nella notte del 29 giugno 2009, permise con ogni probabilità di evitare un disastro ancora maggiore bloccando l’ingresso dell’Intercity proveniente da Roma che stava entrando in stazione; proprio quel D.M. che RFI voleva togliere già nel 2008 ed il cui progetto allora fu stoppato dal sindacato.

Adesso l’azienda RFI lancia cinicamente l’affondo finale su Viareggio favorita dall’inevitabile esodo pensionistico dei Dirigenti Movimento, sempre più anziani e mai sostituiti, proprio a ridosso della sentenza di appello sulla strage del 29 giugno prevista il 20 giugno prossimo. L’affondo di RFI non è neppure giustificato dall’introduzione di ulteriori sistemi di sicurezza che, come detto, non c’è stato, come ad esempio poteva essere con l’introduzione di dispositivi anti svio a bordo treno, la riduzione sulle linee ferroviarie delle distanze dei rilevatori per il controllo delle boccole, la riduzione di velocità nei centri abitati per il trasporto di merci pericolose, e neppure i portali di ultima generazione per il controllo a distanza dei treni.

Per questi motivi la ulteriore “desertificazione” degli impianti è da respingere; per questi motivi il taglio del Dirigente Movimento nella stazione di Viareggio – vero obbiettivo di RFI mascherato con la mancanza di personale – è inaccettabile. Noi respingiamo questa manovra e, come sempre, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità perché sia bloccato questo disegno di Rete Ferroviaria Italiana. E’ quindi necessario procedere alle assunzioni di Dirigenti Movimento e intanto, senza perdere altro tempo, fare i trasferimenti programmati e non attuati su Viareggio prima che sia troppo tardi”.

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ultimo aggiornamento: 28-05-2019


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