Avrebbe spacciato per aiutare la madre: così ha tentato di giustificarsi il pusher di cocaina arrestato ieri a Firenze dai Falchi della Polizia di Stato

In casa la polizia gli ha sequestrato oltre 23.000 euro in contanti e più di 30 grammi di cocaina

Avrebbe spacciato cocaina per mandare i soldi alla madre all’estero: in questo modo ha provato a giustificarsi di fronte ai Falchi della Squadra Mobile di Firenze il pusher arrestato ieri sera in via del Corso.

L’uomo, un cittadino tunisino di 46 anni, da tempo disoccupato e conosciuto alle forze di polizia per i suoi trascorsi con almeno 7 alias, è finito in manette con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella sua abitazione i poliziotti hanno sequestrato più di 30 grammi di cocaina e oltre 23.000 euro in contanti, parte dei quali nascosti fra i libri.

Da qualche giorno gli agenti della Polizia di Stato si erano insospettiti dopo aver notato un anomalo via vai tra via del Proconsolo e via del Corso.

Un paio di giorni di osservazione hanno subito chiarito i sospetti: in almeno due occasioni gli agenti hanno fermato i clienti dello spacciatore ai quali quest’ultimo aveva venduto delle dosi di cocaina.

Ieri, intorno alle 22.30, il cittadino straniero è uscito nuovamente di casa e i Falchi sono entrati ancora una volta in azione.

Oltre alla droga (riposta nelle tasche di un giubbino) e ai soldi trovati nel suo appartamento, la polizia ha sequestrato anche una bilancina di precisione.

Secondo quanto al momento accertato dagli investigatori, in almeno un’occasione l’arrestato si sarebbe accordato con l’acquirente tramite WhatsApp.

Segnalate entrambe le persone sorprese dopo l’acquisto con in tasca la droga, per detenzione per uso personale di stupefacenti. Il 46enne tunisino è stato invece accompagnato al carcere di Sollicciano.

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ultimo aggiornamento: 08-06-2019


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