Ticket sanitari: scoperte 4 situazioni reddituali non corrispondenti alla realtà. 19 persone coinvolte

La prima. Aveva dichiarato un reddito inferiore alla soglia per la quale scatta l’esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie. 70enne, residente a Porto Azzurro, è stata individuata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Portoferraio. I dati, incrociati dalle fiamme gialle, hanno restituito un reddito del nucleo familiare più alto.

La donna ora dovrà pagare i 266 euro del ticket non corrisposto, più una sanzione di 530 euro.

Il bilancio dello Stato dipende anche dai mancati introiti – seppur minimi ma numerosi – derivanti dall’indebita percezione delle erogazioni pubbliche.

La seconda. Ha dichiarato un reddito inferiore a 8.000 euro per beneficiare di visite specialistiche in esenzione.  Un 25enne di Portoferraio invece aveva conseguito emolumenti a livello familiare superiori a 100 mila euro. Le fiamme gialle elbane sono risalite a lui, dipendente di un ingrosso di alimentari, analizzando le autocertificazioni sulla consistenza reddituale dei richiedenti l’esenzione e i dati telematici in possesso al Corpo. Riscontrata la consistente differenza tra quanto dichiarato e quanto percepito, il giovane è stato sanzionato.

La Guardia di Finanza vigila sul corretto funzionamento delle forme di sostegno previste a tutela delle famiglie che si trovano realmente in difficoltà economiche.

La terza. Visite di controllo presso medici iscritti al Sistema Sanitario Nazionale beneficiando dell’esenzione dal pagamento delle ricette. In base alla composizione del nucleo familiare, una donna di 70 anni residente a Rosignano Marittimo e suo marito, anch’egli 70 enne, avevano dichiarato un reddito inferiore alla prima fascia economica. Però non avevano fatto bene i conti, visto che le entrate complessive superavano 36 mila euro. Il riscontro delle fiamme gialle della Tenenza di Castiglioncello, grazie anche ai dati forniti dall’Azienda USL Toscana Nordovest, ha messo in luce l’illegittimità delle dichiarazioni reddituali, consentendo il recupero degli importi non pagati. I coniugi, entrambi sanzionati, hanno ammesso la negligenza, riconoscendo nell’operato dei militari la preziosa utilità sociale in favore dei veri bisognosi.

La quarta. Recuperati mancati introiti sulle prestazioni sanitarie rese in esenzione per 3.000 euro. 6 uomini e 9 donne, tra i 30 e gli 80 anni, tutti residenti nel capoluogo labronico, sono stati sanzionati dalla 1^ Compagnia della GdF di Livorno che nei giorni scorsi ha concluso 15 controlli. Percepivano redditi superiori a quelli autodichiarati, fruendo del beneficio a scapito della spesa sanitaria.

 

 

(Visitato 390 volte, 1 visite oggi)
TAG:
guardia di finanza livorno ticket sanitari

ultimo aggiornamento: 13-06-2019


Coltiva sostanza stupefacente, arrestato un francese residente a Fiesole

Si masturba in treno, denunciato