Presentata al Palazzo Mediceo di Seravezza la 22esima edizione del Solstizio d’estate a Pruno e Volegno di Stazzema dal titolo RESISTENZA. Vivere in montagna, in comunità e con dignità. Una manifestazione nata l’anno successivo all’alluvione del 19 giugno 1996 come segno di una voglia di rinascita dopo una tragedia che rischiava di distruggere per sempre il territorio, ma anche lo spirito di una comunità che ha scelto invece, di rinascere e di trovare sul territorio le forze per continuare a vivere. Ed è il territorio com le sue genti ad essere protagonista del Festival che ha già preso il via con la mostra ‘After the flood – Dopo l’alluvione’ in corso al Palazzo della Cultura in Cardoso,  ma che entra nel vivo venerdì 21 giugno e poi domenica 23 giugno con l’attesa del sole che attraverserà la cavità naturale del Monte Forato attorno alle 7 del mattino con la consueta attesa al Pianello di Pruno. Gli eventi si concluderanno sabato 29 giugno. In calendario escursioni, degustazioni, presentazioni di libri, concerti di musica classica, momenti dedicati ai bambini nelle diverse piazze ed aie di Pruno e Volegno. Il denominatore comune è la vita in montagna: la manifestazione è organizzata dall’Associazione di volontariato I Raggi di Belen in collaborazione con Parco Alpi Apuane, Comune di Stazzema, Unione dei Comuni della Versilia e Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Dopo il successo degli ultimi due anni torna tutto un programma di eventi che segue il filo del Vivere in montagna, in comunità e con  Vivere in montagna, vivere con dignità. La resistenza è assolutamente una dote imprescindibile per chi vuole vivere in montagna. Tutto in montagna è più difficile, faticoso: l’agricoltura, il turismo, camminare, vivere, parlare ma anche azioni o attività che consideriamo scontate in pianura, quali avere una connessione internet, fare la spesa, portare i figli a scuola.  Tutto questo tempra, sia da un punto di vista fisico, che mentale. Perché vivere in montagna oggi, dunque? Forse perché almeno qui è rimasta l’idea di vivere in comunità, proprio per resistere insieme alle difficoltà. Un pensiero andrà a Don Mario Mencaraglia che è stato animatore del Solstizio e promotore della vita in comunità, recentemente scomparso.

‘Crediamo’, commenta l’assessore al turismo del Comune di Stazzema Margherita Minetti, ‘che vivere in montagna possa aggiungere qualcosa alle nostre esistenze e non sia solo un problema. Tutto è più difficile e per questo è  più bello stare nei nostri Paesi. Come amministratori abbiamo il dovere di difendere i servizi esistenti e portarne di nuovi, senza rassegnarci alla spada di Damocle dei numeri e delle difficoltà. Si può costruire un percorso di valorizzazione di turismo lento e rispettoso che può essere fonte di sviluppo’.

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solstizio d'estate Stazzema

ultimo aggiornamento: 21-06-2019


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