Il Commissariato di Polizia di Viareggio conclude con l’arresto dello stalker la parabola discendente della mancata rassegnazione alla fine di un rapporto malato.

I poliziotti, sabato scorso, hanno eseguito l’ordinanza con la quale il GIP di Lucca ha disposto la custodia cautelare in carcere di C.D. di origini fiorentine, ma abitante a Viareggio, di 45 anni

Non era stata sufficiente la prima ordinanza che gli vietava di avvicinarsi a  non meno di 100 metri dalla sua compagna, M.T. viareggina di 13 anni più giovane, e da qualsiasi luogo ove questa si trovasse, tanto che le continue violazioni, puntualmente interrotte a più riprese da tempestivi interventi delle volanti della polizia di Stato di Viareggio cui la donna si era sempre rivolta, hanno indotto il Magistrato ad aggravare la misura cautelare.

C.D. è accusato per i maltrattamenti a cui ha sottoposto la sua compagna, anche in presenza delle due bambine nate dalla loro relazione. In particolare delle vessazioni continue, tali da cagionare sofferenza, delle reiterate e sistematiche condotte lesive tenute in epoche diverse, consistite nei controlli ossessivi del cellulare, nei pedinamenti, nelle ingiurie umilianti e nelle minacce, anche di morte, rivolte alla donna, il tutto condito da sputi, offese, percosse e lesioni.

M.T. aveva subito nel giro di un anno ben quattro gravi episodi aggressivi per cui si era determinata a sporgere denuncia. L’Autorità Giudiziaria aveva pertanto emesso, in breve tempo, la misura cautelare del divieto di avvicinamento.

L’uomo non pago ed evidentemente non convinto che la misura cautelare era soltanto il primo segnale di arresto delle sue condotte, ha continuato negli ultimi giorni nel suo disegno ossessivo ed alla seconda violazione della misura cautelare è scattato immediatamente l’aggravamento con l’unica misura evidentemente contenitiva, che gli ha fatto spalancare le porte della casa Circondariale di Lucca.

 

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ultimo aggiornamento: 24-06-2019


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