Non si è fatta attendere la risposta delle opposizioni consiliari alla nota stampa diffusa ieri dal Comune di Massarosa in merito alla presentazione da parte del Dirigente alle Finanze della bozza di delibera che determina il non persistere degli equilibri di bilancio e dell’avvio della procedura di riequilibrio (c.d. Predissesto)

Il Comune di Massarosa verso il predissesto

I gruppi consiliari di minoranza che guidavano il comune fino al 26 maggio scorso, sostengono con forza  che la decisione di avviare la procedura di riequilibrio (= predissesto) non è frutto di una certificazione tecnica o di particolari eventi o parametri.

Seppur la proposta di delibera sia stata presentata dalla dirigente e verificata dal collegio dei Revisori, PD – Sinistra Comune – Massarosa futura e Massarosa Domani sostengono che il predissesto è solo nella testa di Coluccini.
Gli stessi revisori nel parere alla delibera – continuano – prendono atto della volontà dell’amministrazione.

Deve essere chiaro allora che la decisione di avviare il predissesto è una decisione politica, presa con un voto del consiglio comunale, di cui i consiglieri di maggioranza porteranno piena la responsabilità politica e non solo politica.

Una decisione priva di presupposti, animata dalla volontà scoperta e chiara di avere le mani libere per massacrare la nostra gente di tasse e tagli ai servizi e darne la responsabilità alle amministrazioni precedenti: un gioco puerile, ridicolo, meschino, ignobile.

Si è messo nero su bianco che il bilancio 2019 non è in equilibro per 1.244.000 euro, come se vi fosse un destino ineluttabile. Come se fosse ragionevole in un Comune che da 15 anni incassa 600.000 a 800.000 euro di multe dire che non se ne incasseranno più di 200.000. Soprattutto dopo che l’amministrazione Mungai ha dotato il territorio di un sistema di telecamere per rilevare le infrazioni al codice della strada che è doveroso farle funzionare, dato che servono per la sicurezza e la repressione di comportamenti che destano allarme sociale.

Se deve essere rinnovata una convenzione si trovino gli spiccioli necessari. Come se fosse ragionevole dire che non si possono fare le alienazioni previste perché manca un funzionario che peraltro si sono lasciati sfuggire: diano un incarico, che sarebbe più utile della grottesca certificazione del bilancio.

Oppure dicendo che non si incassa la quota di riserve di Toscana Energia (€ 393.000), senza averla sentita, segno con non le si vuole incassare! Come se fosse strato ragionevole ed equo in questi anni eliminare i residui attivi fiscali e rimetterne il conto ai contribuenti onesti che hanno sempre pagato: il che sarà uno degli effetti del predissesto.

Anche se la legge obbliga i comuni a certificare il permanere degli equilibri di bilancio entro il 31 luglio, le minoranze parlano di una precipitazione inaccettabile, evitando accuratamente il confronto i commissione: le commissioni infatti non sono state nominate in patente e clamorosa violazione dei termini del regolamento, con una manovra fatta ad arte, per evitare di entrare nel merito, probabilmente perché la maggioranza non si rendesse conto di cosa comportano le decisioni del Sindaco.

Nessuna decisione della commissione, come ha detto il Sindaco, semplicemente perché la commissione non c’è. La maggioranza allora deve essere consapevole che martedì voterà di fatto una manovra fiscale senza precedenti. Voterà tagli per uno o due milioni di euro che a Massarosa significa tagliare i servizi sociali e scolastici incidendo sulla carne viva.

Questa manovra non è necessaria. Lo dimostreremo avanzando in consiglio comunale una proposta organica, che illustreremo all’opinione pubblica con la chiarezza e il corredo di numeri e fatti che il Sindaco nega.

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