Porto di Livorno, scoperti dalla GdF 10 lavoratori in nero e 17 irregolari: 22.300 euro la sanzione al titolare della ditta.

Un’impresa individuale livornese attiva nel movimento delle merci e nei trasporti si è avvalsa di 27 lavoratori sprovvisti di contratto o impiegati oltre gli orari prestabiliti. Questa la scoperta dei finanzieri della 1a Compagnia della Guardia di Finanza di Livorno. Lavoratori che stoccavano e movimentavano su terra autovetture nuove da allocare sui piazzali in prossimità del porto labronico. Anche grazie alle loro dichiarazioni sugli ingressi aziendali, messe a confronto con i turni programmati dalla ditta, sono emersi 10 casi di lavoro “in nero” e 17 ulteriori infrazioni per i dipendenti che hanno svolto attività oltre gli orari indicati nel Libro Unico del Lavoro.

L’età media dei dipendenti o presunti tali era di 35 anni. Quelli “in nero” si impegnavano nella speranza dell’assunzione come unica fonte di reddito. Proprio per il fatto che fossero sprovvisti di contratto, ai lavoratori “in nero” venivano affidate solo mansioni all’interno dei piazzali, consistenti nello stoccaggio ovvero nell’apposizione sulle autovetture di codici a barre con indicazioni di provenienza, destinazione e trasporto dei mezzi. Tre erano di nazionalità estera, un ucraino, un egiziano e un francese, 22 livornesi, un pisano e un torinese. La turnazione dell’orario di lavoro era determinata in modo casuale con turni di 8 ore che variavano tra il 6/14, il 14/22 e il 22/06. L’assegnazione avveniva nella serata precedente al giorno di attività e i turni venivano comunicati ai lavoratori tramite “app”.

Alle persone che invece prestavano ore di attività in surplus rispetto a quanto previsto venivano affidate mansioni relative alla movimentazione delle autovetture, ossia la loro conduzione dallo sbarco presso i piazzali o da un piazzale all’altro.

Il controllo, riferito al 2018 e al 2019, si è chiuso con la notifica al 34enne titolare della ditta di un verbale con una sanzione amministrativa di 22.300 €.

L’azione ispettiva delle Fiamme Gialle labroniche è stata svolta in sinergia con i locali uffici di Inail e Inps.

L’operazione si inserisce nel quadro delle azioni della Guardia di Finanza volte ad arginare la diffusione dell’illegalità, a prevenire e reprimere eventuali fenomeni di “caporalato” e a tutelare dalla concorrenza sleale le imprese che operano nella piena osservanza delle leggi.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2019


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