Il ciclo dei rifiuti e le discariche sotto sequestro al centro del lavoro svolto dalla Commissione d’inchiesta presieduta da Giacomo Giannarelli

Consiglio Regionale, la relazione della Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Toscana A maggio 2019 si è conclusa l’attività della Commissione d’inchiesta istituita a livello regionale con delibera dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana, a seguito della richiesta sottoscritta da 14 consiglieri regionali di opposizione.

La Commissione, presieduta da Giacomo Giannarelli, ha fotografato la situazione toscana in tema di rifiuti, trattando diversi aspetti:

  • i dati quantitativi di produzione dei rifiuti urbani e speciali
  • la funzione degli ATO e dei gestori locali dei rifiuti urbani
  • la presenza della criminalità organizzata nel settore della gestione dei rifiuti
  • il lavoro svolto da enti, come ARPAT, nell’ambito del monitoraggio e controllo ambientale
  • l’analisi della situazione delle discariche poste sotto sequestro nella nostra regione.

Il lavoro svolto dalla Commissione, che ha contemplato sopralluoghi e audizioni di esperti del settore, è ben illustrato nella relazione conclusiva, da cui emergono molte criticità ma anche diverse proposte per affrontare i problemi riscontrati nella gestione dei rifiuti toscani.

Le soluzioni contenute nella relazione di sintesi potranno divenire parte integrante del nuovo piano regionale di gestione rifiuti, infatti l’attuale è ormai a termine, scadrà nel 2020.

Molti gli spunti di interesse che emergono dalla relazione, ma con il Presidente della Commissione d’inchiesta ci siamo soffermati in particolare sul ruolo dei cittadini e sull’importanza dell’educazione e dell’informazione volta a sensibilizzare a comportamenti sostenibili e tesi a limitare la quantità di rifiuti prodotti, facendo leva su:

  • buone pratiche che portino alla riduzione dei rifiuti
  • raccolta differenziata da incrementare anche con il porta a porta
  • riuso da implementare con la nascita di centri del riuso
  • tariffazione puntuale, premiante per chi produce pochi rifiuti indifferenziati.

I cittadini sono parte attiva nella politica di gestione dei rifiuti, infatti, con i loro comportamenti possono ridurre la quantità di rifiuti prodotti, aumentare la quantità e migliorare la qualità della raccolta differenziata, optare per il riuso e scegliere prodotti che nascono da un design eco-compatibile.

L’introduzione della tariffazione puntuale premierà i comportamenti virtuosi, infatti, i cittadini pagheranno solo per i rifiuti indifferenziati che produrranno, superando i criteri applicati oggi per definire la tassa sui rifiuti, ad esempio, i metri quadrati delle abitazioni e/o il numero dei componenti del nucleo familiare.

Tutto questo necessita di una stretta collaborazione tra PA (pubblica amministrazione) e cittadini.

Inoltre Giacomo Giannarelli indica, come fondamentale, per una nuova politica in materia di rifiuti, la valorizzazione dei

  • distretti produttivi, che devono essere sempre più sensibili al modello dell’ economia circolare
  • centri di ricerca dove si studiano i prodotti ed il loro ciclo di vita, come quello di Capannori.

Perseguire il modello dell’ economia circolare richiede la realizzazione di nuovi impianti produttivi  anche quelli necessari a trattare i rifiuti e riciclarli. Questo potrà essere fonte di conflitti ambientali che la PA dovrà gestire e risolvere anche avvalendosi del dibattito pubblico, che prevede un ampio coinvolgimento delle popolazioni interessate ma che richiede di essere contenuto e guidato da figure esperte nella negoziazione e mediazione di situazioni conflittuali.

Infine non tutto può essere risolto a livello regionale, sono infatti necessari importanti interventi a livello statale; per questo la Commissione, con il suo Presidente, sollecita la Giunta a farsi portavoce presso le istituzioni centrali (in particolare Governo e Parlamento) affinchè lavorino su un nuovo quadro normativo che faccia chiarezza su

  • i codici specchio
  • i criteri di assimilabilità
  • l’end of waste.

Per approfondimenti, leggi la relazione conclusiva predisposta dalla Commissione d’inchiesta presieduta da Giacomo Giannarelli e tutti i documenti prodotti.

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arpat consiglio regionale rifiuti Toscana

ultimo aggiornamento: 09-08-2019


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