“Ancora una volta i giornali sono stati informati prima degli indagati. Ancora una volta si ripete questo malcostume tipicamente italiano”.

Oltre all’avvocato Fabrizio Bartolini, legale di uno dei 25 indagati nell’inchiesta bis sulla contestazione a MAtteo Salvini, commentano, con una nota congiunta, anche ANPI provinciale di Lucca, ARCI Lucca e Versilia, AS.I.A./USB Viareggio, Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare, Cantiere Sociale Versiliese, Circolo Ricreativo Operaio CRO Darsene, COBAS Viareggio e Versilia, Collettivo SuperAzione, Communia Viareggio e Versilia, CSOA SARS, Curva Est Viareggio, Difesa Diritti dei Tossicodipendenti, Donne in Cantiere, Fronte della Gioventù Comunista Versilia, Laboratorio Contro la Repressione Sacko, Officina “Dada Boom”, Partito Comunista dei Lavoratori Versilia, Partito della Rifondazione Comunista circolo di Viareggio, Partito Comunista Italiano sezione di Viareggio, Partito Comunista Versilia, Potere al Popolo Versilia, Repubblica Viareggina, Viareggio Meticcia, Unione Inquilini.

“Il clima di criminalizzazione e repressione verso il dissenso sociale e la libera espressione sono in aumento ma dopo che un magistrato aveva emesso una sentenza chiara e netta di assoluzione si pensava che si fosse messa la parola fine alla ridicola vicenda riguardante la legittima e sacrosanta contestazione al seminatore di odio, Matteo Salvini, nel maggio 2015 a Viareggio. Invece, rispondendo a pressioni politiche di leghisti locali e forse con poca serenità, viste le minacce che alcuni fan del “capitano” hanno rivolto al magistrato che emise la sentenza di assoluzione verso 25 persone la giostra riparte. A dispetto del buon senso e del codice di procedura pnale ex art.649 che vieta un secondo giudizio sui medesimi fatti si ritrovano nuovamente quasi tutti indagati, compreso una persona deceduta, già prima dello scorso processo, a dimostrazione che queste indagini sono state fatte con un semplice copia e incolla quasi a volere accontentare qualcuno che spera di farci la campagna elettorale sopra. I capi di imputazione, come sempre pretestuosi, hanno il solo scopo di dare vita all’ennesima azione repressiva. A tutti gli indagati va la nostra forte e ampia solidarietà convinti che ci voglia ben altro per intimorire e fermare chi non vuole chinare la testa in tempi come questi dove razzismo e fascismo stanno riemergendo”.

 

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ultimo aggiornamento: 11-08-2019


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