Il Pd: “La Versilia se si presenta divisa e conflittuale è debole”

La Versilia, quando si presenta divisa e conflittuale al proprio interno, è debole e irrilevante, è facile preda di appetiti di potere che, a volte, arrivano da fuori e che, a volte, nascono in casa, ma che immancabilmente piegano gli interessi collettivi della nostra terra a interessi personali.

La debolezza della Versilia, particolarmente in questo delicato e difficile frangente storico, si somma alla frammentazione di un comprensorio storicamente diviso in sette comuni. Ma il fatto è che i Comuni dovrebbero confrontarsi attraverso i sindaci se parlano di rifiuti con tre aziende diverse e con l’ATO rifiuti della Toscana Nord-ovest; con la Asl (nella Conferenza de Sindaci) per i servizi socio-sanitari territoriali, con l’Unione dei Comuni per altri servizi ancora, con l’Osservatorio Turistico di destinazione, con il CRED per il sistema scolastico, con la Provincia e devono partecipare alla gestione del Consorzio Ambiente Versilia, di Vea, di Gaia. Dovrebbero fare tutto ciò nell’interesse totale della Versilia e dei versiliesi, evitando di trovarsi a litiga per banalità o egoismi personali.

Serve strategia, indipendente dal destino dei singoli esponenti e dalle contingenze politiche. Non possiamo più assistere allo spettacolo vergognoso di amministratori pubblici che senza motivi validi sabotano enti e strategie solo perché non prendono la poltrona desiderata (SDS, Unione, ecc.) o perché imboccando la strada della demagogia e dello spregio alle istituzioni riescono a raccattare qualche voto in più.

La Segreteria Territoriale del PD Versilia condivide e sostiene quanto già espresso dal Sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, e cioè che la strada giusta da perseguire seriamente per tutelare gli interessi del nostro territorio non è lo spicciolamento di funzioni associate tra due- tre comuni realizzate senza strategia e visione generale, ma piuttosto la creazione di una architettura istituzionale comprensoriale, versiliese, dove tutti e sette i comuni debbano necessariamente stare e riconoscersi e dove debbano essere discusse, affrontate e magari risolte tutte le grandi tematiche sovracomunali.Per fare questo, naturalmente, il prossimo Consiglio Regionale dovrà necessariamente rivedere e riorganizzare le scelte che normano l’organizzazione dei territori e gli ambiti ottimali.

La Regione non deve più assecondare le divisioni ma deve scegliere di erogare le risorse, premiando i progetti dei comuni che si aggregano e non quelli che si isolano. I Sindaci del Pd che amministrano i Comuni di Camaiore, Seravezza e Stazzema stanno partecipando in modo serio e costruttivo a tutte le esperienze che mirano all’unità della Versilia: ambito, conferenza sindaci Asl, Unione dei comuni ecc. e tutto ciò non per occupare istituzioni, ma per spirito di servizio alle comunità.Strategia istituzionale unitaria non vuole dire comune unico bensì strutture istituzionali di sintesi: unica società rifiuti, unione dei comuni per funzioni amministrative e di governance, strategie comuni per i servizi socio sanitari, per i trasporti, per il servizio idrico.

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