Commercio, Pastechi: “La pubblica amministrazione deve avere coraggio”

Passato Ferragosto, possiamo osservare un primo dato tendenziale della stagione estiva 2019. Purtroppo,  come ampiamente previsto e prevedibile, i risultati economici delle aziende locali non saranno sufficienti per garantire un futuro soddisfacente e l’inverno che si avvicina, dal punto di vista economico, si preannuncia lungo e molto freddo.
Il commercio subisce attacchi quotidiani dalla concorrenza sleale e no tax di Internet, la crisi economica della classe media si traduce in un sostanziale calo del potere di acquisto e gli scenari politici complicati inducono alla prudenza negli acquisti e al blocco degli investimenti.

Cosa può e deve fare la pubblica amministrazione in uno scenario congiunturale come quello attuale? Deve avere coraggio e aiutare gli imprenditori lungimiranti a migliorare le proprie aziende. Deve sostenere un uso migliore del suolo pubblico, deve accettare proposte dal privato per gestire insieme gli spazi e in cambio deve pretendere che il privato collabori, anche economicamente, al decoro e all’arredo urbano. Deve essere predisposto un canale di riduzione fiscale per chi investe sul lavoro e sulla destagionalizzazione: prolungare l’apertura delle imprese turistiche si può e si deve, ma gli imprenditori devono essere messi in condizione di rischiare. Stabilimenti balneari aperti tutto l’anno, luci di natale accese da metà novembre fino a metà gennaio, alberghi con sconto Imu/Tari se stanno aperti 10 mesi, rilancio del turismo sportivo con la riapertura dello stadio e del turismo congressuale che attualmente abbiamo completamente regalato ad altri territori.

Solo il turismo può generare il valore economico per il commercio: i centri commerciali cittadini hanno riqualificato alcuni quartieri ma hanno fatto molto male al piccolo commercio, quindi solo la destagionalizzazione del turismo potrà risollevarlo.

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