Un gruppo multiforze organizzato dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Prato (N.I.P.A.A.F.) ha controllato un’area occupata da alcuni capannoni all’interno della città di Prato, individuata grazie all’esecuzione di precedenti attività info-investigative.

Le attività hanno coinvolto oltre 15 unità di personale appartenente a Carabinieri, ASL e Ispettorato del Lavoro e si sono svolte con l’ausilio di due mediatori culturale di lingua cinese.

L’accertamento è scaturito dalla richiesta di supporto avanzata alcune settimane fa nei confronti del N.I.P.A.A.F. da parte dei colleghi in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri di Pistoia, incaricati di eseguire un decreto di perquisizione nella città laniera. Oltre ad assicurare la richiesta collaborazione, i Carabinieri Forestali hanno colto l’occasione per organizzare un controllo multiforze coinvolgendo anche il personale dell’Ispettorato del Lavoro e quello dell’ASL.

Nell’area sottoposta a verifiche sono stati individuati i laboratori di due ditte tessili cinesi operanti nel confezionamento di vestiti destinati a pronto moda. Le operazioni si sono protratte ben oltre la giornata e, operando in piena sinergia operativa, i reparti hanno accertato numerose irregolarità in materia di diritto del lavoro, di permanenza sul suolo nazionale, di condizioni igieniche e destinazione d’uso dei locali e di gestione dei rifiuti.

È stata accertata la presenza di 12 lavoratori irregolari tra cui 9 clandestini, oltre a condizioni igieniche inadeguate e gestione irregolare dei rifiuti prodotti dalle due aziende. In uno dei due capannoni è stata individuata anche un’area riattata a dormitorio e cucina senza averne i requisiti.

Il titolare di una di una ditta è stato arrestato e trasportato al carcere della Dogaia mentre l’altro titolare è stato deferito alla Procura della Repubblica di Prato. Per i nove clandestini è scattata la procedura di accompagnamento, espulsione e segnalazione all’Autorità Giudiziaria curata dalla Compagnia e dalla Stazione Carabinieri di Prato.

Le sanzioni amministrative elevate per le numerose irregolarità riscontrate in materia ambientale, sanitaria e del lavoro ammontano ad oltre 46.000 euro.

L’attività delle due ditte è stata sospesa fino all’avvenuto ripristino, che dovrà essere verificato, delle condizioni igieniche e d’uso dei locali idonee allo svolgimento dell’attività.

I militari della Sezione di Polizia Giudiziaria di Pistoia, inoltre, hanno potuto acquisire importanti elementi per il proseguimento delle loro indagini in materia ambientale.

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