Un 34enne originario del Marocco se ne andava in giro per la città alla guida dell’auto della fidanzata, con la cocaina e il bilancino per pesare le dosi nascosti sotto il tettuccio. Quell’ingegnoso nascondiglio, però, non gli è servito ad evitare l’arresto, così come non hanno sortito alcun effetto le parole della sua fidanzata, che ha minacciato di chiedere il risarcimento qualora i Carabinieri le avessero danneggiato l’auto durante la perquisizione.  

Prosegue l’azione di contrasto allo spaccio di stupefacenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Carrara al comando del Maggiore Cristiano Marella, che nelle ultime settimane hanno concluso diverse operazioni. I risultati ottenuti nello specifico settore, fra cui l’arresto in soli due mesi di otto spacciatori italiani e stranieri ben radicati nel territorio e capaci di gestire autonomamente una fitta rete di consumatori, hanno consentito di sequestrare e togliere dalla strada significativi quantitativi di droghe di ogni tipo.

L’esito dell’ultima indagine ha dimostrato per l’ennesima volta come i pusher cerchino in tutti i modi di scoprire e affinare nuove tecniche per nascondere la droga e soprattutto per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine. L’operazione ha preso il via alcuni giorni fa, quando dopo una serie di pedinamenti, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Carrara hanno fermato in centro-città un’autovettura condotta da un 34enne originario del Marocco che aveva al suo fianco la fidanzata, una 38enne di Follonica.

Quando i due sono stati fermati, l’extracomunitario ha giurato e spergiurato di non avere nulla a che fare con la droga, spalleggiato dalla sua ragazza, che ha cercato in tutti i modi di convincere i militari dell’Arma di quanto lui fosse un “bravo ragazzo”. La versione dei due, però, ha cominciato a vacillare quando durante la perquisizione sono spuntati dalle tasche dell’uomo mille euro in contanti, invece la sua fidanzata, interrogata in separata sede, aveva dichiarato che negli ultimi tempi lui “era in bolletta” in quanto disoccupato, perciò non avendo nemmeno un centesimo, era stata lei ad anticipare i soldi per l’affitto di una casa a Carrara, dove avevano intenzione di trasferirsi a breve, per viverci insieme.

In realtà i militari dell’Arma sin dall’inizio del controllo non avevano creduto nemmeno ad una parola detta dai due fermati, infatti già da qualche tempo erano sulle tracce del 34enne, in quanto avevano raccolto una serie di indizi che lasciavano intendere l’esistenza di un discreto “giro” di affari legato allo spaccio di cocaina. Fra l’altro, i Carabinieri avevano scoperto che pur avendo una regolare partita iva come artigiano edile, l’uomo di fatto non svolgeva quell’attività da parecchio tempo, perciò i traffici di droga costituivano la sua unica fonte di guadagno.

Terminate le perquisizioni personali, i militari dell’Arma si sono dedicati ai controlli sull’autovettura della ragazza, che anche in quel frangente ha voluto dire la sua per difendere il suo fidanzato, raccomandando ai militari dell’Arma di non smontare nulla, altrimenti avrebbe chiesto un risarcimento dei danni. In quelle parole i Carabinieri hanno colto il “segnale” di una certa preoccupazione e quindi hanno cominciato a cercare ovunque, senza escludere nemmeno gli anfratti e le fessure all’interno dell’abitacolo. Alla fine, un Carabiniere “specialista” delle perquisizioni ha pensato bene di andare a guardare perfino sotto il pannello che riveste il tettuccio dell’autovettura, dove ha trovato una busta di cellophane contenente cinque grammi di polvere bianca che sottoposta alla prova del narcotest è risultata cocaina. Sotto il tettuccio è spuntato anche un bilancino di precisione che evidentemente serviva per pesare la droga al momento a seconda delle richieste del cliente. Addirittura un’altra dose di cocaina, già confezionata, è stata trovata nascosta sotto la guarnizione dello sportello, a portata di mano del conducente.

A quel punto, i due fidanzati che fino a quel momento le avevano provate tutte per discolparsi, si sono ammutoliti. L’extracomunitario ha soltanto chiesto la presenza del suo avvocato e allo stesso tempo ha “scagionato” la sua ragazza, raccontando di aver nascosto la droga all’insaputa di lei, anche se la sua versione non ha convinto del tutto.

Il 34enne è stato quindi arrestato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, dopo di che l’esito dell’attività è stata comunicata al Pubblico Ministero Alberto DELLO IACONO. Al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice Antonella BASILONE, del Tribunale di Massa, ha disposto a carico dell’extracomunitario l’obbligo di presentarsi tutti i giorni dai Carabinieri per la firma, mentre il processo è stato rinviato ai primi di Dicembre.-

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