“Aidaa chiede chiarezza e trasparenza nella ricostruzione di quanto accaduto realmente all’Isola del Giglio l’altro ieri, sabato 5 ottobre, quando attorno alle 13 al Molo Verde un cane di proprietà di un ristoratore della zona (un meticcio di 20 kg) lasciato libero senza guinzaglio (cosa assai frequente nelle zone di mare) avrebbe aggredito un carabiniere mordendolo a un polpaccio. Il militare avrebbe quindi estratto l’arma freddando il cane a colpi di pistola”. Lo scrive in una nota inviata alla stampa il presidente dell’associazione animalista Lorenzo Croce: “Pur non accusando nessuno per quanto accaduto (non è compito nostro accertare i fatti e gli eventuali reati che ne potrebbero derivare) rimangono alcune domande a cui vorremmo che si dia una risposta certa ed inequivocabile: 1) Quali sono state le motivazioni che possono aver indotto il cane considerato docile e buono ad aggredire il carabiniere mordendolo al polpaccio? 2) Non appare piuttosto veemente la reazione del carabiniere che per tutta risposta ha estratto l’arma sparando all’animale uccidendolo? 3) Dove si trovava il padrone del cane e corrisponde al vero che il cane era libero e senza guinzaglio? Facendo i migliori auguri di pronta guarigione per il carabiniere morso dal povero cane, vogliamo anche però che si faccia chiarezza su quanto avvenuto in maniera chiara e trasparente perchè l’uccisione di un cane è comunque (se non per legittima difesa) un reato punibile ai sensi dell’articolo 544 del codice penale e per questo AIDAA annuncia l’invio di un esposto alla procura di Grosseto per fare luce sui fatti”.

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