Udienza a porte chiuse questa mattina in tribunale a Lucca dinanzi al giudice Nerucci al processo che vede alla sbarra Anthony Caturano, il giovane parrucchiere che nel febbraio dello scorso anno travolse, in Darsena, due ragazzi di Lucca – uno, Andrea Lucchesi, del 97,  morì appena salito sul Pegaso per essere trasferito a Livorno dall’ospedale “Versilia, l’altro ragazzo, Fabio Biagini, del 93 fu invece sottoposto a un delicatissimo intervento neurochirurgico. Al processo, per omicidio stradale, rinviato al 21 febbraio del prossimo anno, la famiglia di Andrea, assistita dall’avvocatessa Cristiana Francesconi, si è costituita parte civile assieme ad un’associazione di vittime della strada. Per la prima volta, oggi, il faccia a faccia,  tra i genitori del ragazzo lucchese che perse la vita e l’imputato, in aula col padre. “Anthony era impietrito, mortificato e commosso – fa sapere il suo legale, l’avvocato Fabrizio Miracolo: “Il clima era molto teso”.

Anthony Caturano, incensurato, dopo poche ore dall’impatto fu trovato nella sua abitazione a Torre del Lago e arrestato dai Carabinieri.  Quella che doveva essere una serata di divertimento, passata tra le feste notturne di Carnevale nei tanti locali della marina di levante a Viareggio, si era trasformata, purtroppo, in una tragedia. I due giovani lucchesi stavano tornando alla loro auto quando erano stati travolti.

Le accuse per Caturano sono quelle di omicidio stradale e omissione di soccorso, a cui si aggiungono i reati di guida in stato di ebrezza e sotto effetto di sostanze psicotrope. Il ragazzo aveva infatti un tasso alcolemico pari a 1.10 ed era risultato positivo alla cannabis.

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ultimo aggiornamento: 29-11-2019


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