Istanza di arresti domiciliari – presentata lunedi scorso dall’avvocato Cristiano Baroni – respinta. Il gip, dottor Luca Gaspari, ha sciolto la riserva: Gianluca Pantaleoni, il vice ispettore della Polstrada, in forza al comando di Lucca ma aggregato alla sezione di Montecatini Terme,  ex comandante ad interim del distaccamento di Viereggio e segretario nazionale del sindacato Uil Polizia,  arrestato dalla Squdra Mobile di Pistoia giovedi della scorsa settimana – accusato di corruzione per asservimento della funzione, truffa aggravata, anche ai danni dello Stato, circonvenzione di incapace, traffico di influenze illecite, riciclaggio e autoriciclaggio – resta in carcere: “pericolo di inquinameneto delle prove e di reiterazione del reato”, la motivazione, come riferito dal legale.

La richiesta di attenuazione della misura cautelare era stata inoltrata dal legale al termine dell’interrogatorio in carcere fiume, durato 5 ore, durante il quale Pantaleoni aveva risposto a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari e del pubblico ministero titolare del fascicolo, dottor Leonardo De Gaudio, ammettendo di essere malato di gioco, affetto da ludopatia,  di aver passato un periodo in cui era alla disperata ricerca di soldi, anche per la recente separazione dalla moglie, e promettendo di seguire un percorso di cura per uscire da questa dipendenza. Nell’ammettere di aver ricevuto soldi sia da imprenditori della Valdinievole, ignaro che  fossero malavitosi, e respingendo le accuse mosse dalla Procura di aver fatto da “talpa” fornendo loro informazioni relative alle auto civetta della Questura di Pistoia, aveva anche ammesso di aver ricevuto denaro dalla donna ipovedente, ma di non aver mai abusato di lei, e di non averle mai detto di essere innamorato.

 

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