“Due pesi e due misure a che punto sono le indagini sui leghisti che minacciarono il giudice?”

La nota arriva da Repubblica Viareggina:

“La Lega, che molto probabilmente è senza argomenti, ha deciso di iniziare la sua campagna elettorale con la solita criminalizzazione dei movimenti. Non ci stiamo ed esprimiamo il nostro sdegno per il modo in cui dalle procure trapelino le notizie e per il modo in cui vengono date dai media all’opinione pubblica. Centrale a noi appare l’archiviazione di 25 persone che contestarono Salvini che ci mostra come il teorema repressivo non potesse reggere. Però i media si concentrano sui dei due rinviati a giudizio. E’ evidente, per noi, l’accanimento giudiziario contro i due soggetti. Si vogliono, forse, dare dei segnali ben precisi all’ex ministro dell’interno? Noi non ci stiamo e ci schieriamo senza se e senza ma dalla parte degli imputati. Chiediamo, inoltre, a che punto siano le indagini, quelle tra l’altro molto semplici da fare, per individuare i leghisti che minacciarono sui social il giudice dottor Gerardo Boragine che emise la sentenza di assoluzione per tutti i contestatori. Ancora una volta si adoperano due pesi e due misure?”

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