Questa mattina il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini ha ricevuto un gruppo di genitori del comitato spontaneo di Quiesa per dare delucidazioni circa la scuola chiusa della frazione.

I genitori del comitato hanno chiesto ed ottenuto di essere ricevuti dal sindaco per avere informazioni riguardo le intenzioni e la volontà dell’amministrazione comunale di riaprire il plesso, chiuso per moviti strutturali.

Il sindaco ha spiegato l’anomalia del doppio finanziamento, quello della Regione Toscana e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “Per chiedere i fondi alla Regione e per chiederli alla Fondazione – ha spiegato Alberto Coluccini – è stato usato lo stesso co-finanziamento, il che tecnicamente è illegittimo e non possibile. Vista la situazione di dissesto dell’ente – ha aggiunto – il Comune solo per controllare lo stato di tutte le scuole dovrebbe spedere tra i 500 mila e il milione di euro. A queste spese poi dovrebbero essere aggiunte le spese per sistemare tutte le scuole e quelle per adeguare le caldaie, gran parte delle quali obsolete e non a norma”.

La soluzione che l’amministrazione sta cercando – ha aggiunto il sindaco – non è solo per la riapertura della scuola di Quiesa, ma per determinare un sistema scolastico che sia sostenibile. Ad oggi abbiamo 21 scuole per un unico territorio. Per questo gli uffici sono al lavoro per stabilire gli interventi indispensabili sugli immobili e, allo stesso tempo, per valutare gli spazi-aula necessari in futuro, anche sulla base deio trend di nascite nel nostro Comune. Avessi avuto un progetto pronto e il finanziamento completo per mettere in sesto la scuola di Quiesa e riaprirla, l’avrei fatto: purtroppo non si può pretendere che in sei mesi si recuperi la mancata manutenzione degli ultimi dieci anni”.

Il comitato ha poi chiesto al sindaco di farsi mediatore con la scuola e la dirigente scolastica del Comprensivo 1 per poter rivedere, migliorandola, la collocazione dei bambini della scuola di infanzia di Quiesa collocati negli spazi della scuola di Massarosa. Lo stesso comitato, soddisfatto per essere stato ricevuto dal sindaco senza preavviso, ha preso ufficialmente le distanze dagli striscioni che in questi giorni stanno comparendo per le strade di Massarosa. “Nessuno del comitato ha messo quegli striscioni: quello che ci interessa è il bene dei bambini, non la bagarre politica. Chi attacca gli striscioni vuole solo alimentare polemica, cosa che non ci trova d’accordo”, hanno rimarcato.

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