Festival pucciniano: il Pd plaude alla nomina del direttore artistico, Giorgio Battistelli. “L’ordine del giorno votato dal Consiglio regionale, dovrà comunque trovare una risposta seria nel fatti. Indispensabili i contributi regionali per la manifestazione”.

La nomina del nuovo direttore artistico del Festival Pucciniano, non soltanto è stata approvata dal Partito Democratico, anche attraverso il voto favorevole nel Cdi della rappresentante della Provincia di Lucca, Gisa Mazza, in quanto Giorgio Battistelli è soggetto di chiara fama, con competenze di management, ma risponde anche alla richiesta fatta da tempo dal Pd che il festival si dotasse di un direttore artistico, con un nome di prestigio, che potesse sollevare il punteggio della qualità artistica dei contributi FUS (Fondo unico dello spettacolo), ad oggi assai basso.

Il nostro voto dimostra l’interesse costante verso il Pucciniano, l’atteggiamento di un partito che ha a cuore le istituzioni cittadine. Siamo anche soddisfatti che non si parli più di accorpamento della due fondazioni viareggine, visto che sul tema il Pd aveva svolto un convegno di approfondimento con un esperto di fondazioni, nonché presidente a quel momento del Teatro Verdi di Pisa, che aveva dimostrato più gli svantaggi che i vantaggi di una tale fusione. La rappresentante della Provincia ha chiesto inoltre rassicurazioni sull’utilizzo dell’Orchestra storica del Festival Pucciniano, visto che Battistelli ricopre anche il ruolo di direttore artistico dell’Orchestra regionale toscana. La presidente Simonetti ha dato garanzie in tal senso.

Il Pd si augura comunque che l’ordine del giorno sul Festival Pucciniano, votato all’unanimità in Consiglio Regionale, trovi una risposta seria nei fatti, affinché non vengano meno i contributi regionali straordinari che sono molto importanti, anzi vitali, per la manifestazione.

A tale proposito si suggerisce che venga chiarita, in termini statutari,di regolamenti e competenze ben definite, nonché di emolumenti, la nomina di Alberto Veronesi, dimessosi da presidente nella scorsa stagione, ma prontamente recuperato come “direttore musicale” del Festival, contestualmente alla nomina del direttore artistico.

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