Giorgio del Ghingaro ha ufficializzato la sua candidatura pochi giorni fa ed è pronto per la nuova battaglia elettorale che lo aspetta a Maggio.
Lo fa con la serenità di aver fatto tutto quanto in suo potere per cercare di amministrare una città di fatto economicamente in rovina, il cui stato di dissesto ha reso il governo della cosa pubblica davvero problematico e con la certezza delle cose fatte.

Sta trapelando sui social il nuovo simbolo elettorale sotto il quale chiederà di nuovo la fiducia dei cittadini di Viareggio e anche dal simbolo elettorale – lasciatevelo dire da uno che qualche marchio elettorale lo ha disegnato – si possono capire tante cose.

Senza fronzoli, con un colore di fondo blu (i più romantici diranno come il mare di Viareggio) e con solo due diciture ben evidenti. La prima è “DEL GHINGARO” e la seconda sotto il suo nome “LISTA CIVICA”

Le elezioni, per un sindaco al secondo mandato sono di solito una verifica del suo operato e come molto spesso accade, sono “in discesa” dando ad un sindaco al secondo mandato grosse possibilità di vittoria.
A Viareggio però le cose sono un po’ più complicate perché la città viene dalla più grossa crisi finanziaria della sua storia sancita dal Dissesto, dove gli interventi erano complicati, sono stati venduti immobili comunali per risanare i debiti e a volte i rapporti con la popolazione sono stati tesi perché le scelte di un comune in dissesto sono quasi sempre forzatamente impopolari, ma soprattutto, almeno nella prossima competizione elettorale perché non si farà scudo dei partiti nazionali.

Giorgio del Ghingaro, che ha governato una città critica e in condizioni critiche, scegliendo di porre sulla scheda elettorale un cerchio con sopra scritto il suo nome non solo si aspetta un referendum sul suo operato, ma lo vuole. Chiede che la croce venga messa sul suo nome a conferma che la sua visione e la direzione imboccata dalla città è giusta. Insomma, nel bene e nel male chiede ai cittadini di fare una scelta netta!

La seconda scelta che chiede di fare è quella del civismo. Amato e più spesso odiato dagli apparati dei partiti locali, il sindaco resta convinto che “Lista civica” sia la chiave giusta per il governo cittadino.
Questo non vuol dire che non abbia relazioni con i partiti nazionali, ma che restare a volte fuori dalla mischia dell’agone politico possa avere dei vantaggi.

Insomma, la campagna elettorale è iniziata e vede da una parte l’indecisione del centro destra a trovare un candidato, un PD che si è affrettato a trovare un candidato da contrapporre al sindaco confermando uno scollamento dal governo cittadino degli ultimi anni e dall’altra un Sindaco che con fermezza chiede di scegliere.

 

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ultimo aggiornamento: 05-02-2020


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