A Massarosa i rifiuti della Regione Lazio. Il sindaco dice no

 

“Siamo del tutto contrari ad accogliere nell’impianto di Pioppogatto rifiuti provenienti dal Lazio o altre regioni. Non accettiamo decisioni calate dall’alto, non concordate e che impattano sulla vita e sulla salute dei nostri concittadini”.

Così il sindaco di Massarosa Alberto Coluccini in merito alla notizia dell’accordo tra Regione Toscana e Regione Lazio per trasferire negli impianti toscani, tra cui quello di Pioppogatto ospitato su territorio di Massarosa, oltre 13 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati.

“In primo luogo – spiega il sindaco – la decisione non è stata né concordata né tanto meno comunicata dalla Regione Toscana. Non si può continuare a far calare dall’alto certe decisioni che hanno ricadute pesanti sull’economia e sulla salute dei territori che ospitano gli impianti. Ormai è chiaro che il sistema toscano messo in piedi dalla Regione tramite Ato e RetiAmbiente non funziona e fa acqua da tutte le parti. Da una parte infatti alcune società di RetiAmbiente hanno smesso di conferire rifiuti a Pioppogatto scegliendo altri impianti addirittura fuori da RetiAmbiente stessa. Decisione quanto meno discutibile. E allo stesso tempo ci dicono che Pioppogatto dovrebbe accogliere rifiuti indifferenziati provenienti da altre Regioni. I cittadini di Massarosa non meritano di rimanere invischiati nelle lotte intestine del Partito Democratico”.

“Siamo disponibili – aggiunge il sindaco – a proseguire l’opera di trasformazione dell’impianto di Pioppogatto e, dopo aver accolto la carta, a valutare di accettare anche altri rifiuti differenziati e riciclabili. Ma in nessun modo possiamo accettare rifiuti di difficile gestione provenienti da altre Regioni. A questo proposito avevo chiesto in una riunione ad Ersu settimane fa una valutazione sull’impatto che potrebbe portare una modifica del genere, ma stiamo ancora aspettando ci forniscano i chiarimenti richiesti”.

“Come sindaco di Massarosa e presidente del CAV chiedo la sospensione di ogni decisione assunta e l’immediata apertura di un tavolo di confronto tra Regione, ATO, RetiAmbiente e sindaci della Versilia. Non possono continuare a coinvolgere i sindaci solo quando ci sono problemi da risolvere e fare tutto il resto sopra la testa dei cittadini”.

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