Non si placano le polemiche sulla scuola di Quiesa nemmeno in tempi di Corona Virus e dopo che il consiglio comunale ha deliberato la realizzazione di un progetto unico per la ristrutturazione della scuola.

Come abbiamo scritto in un nostro precedente articolo (LEGGI QUI), la questione non è di così facile soluzione e come ci dichiarò il Sindaco gli Enti coinvolti sono 2 ed è complesso riuscire a creare un’unità di intenti tra gli stessi soprattutto quando ci sono dei fondi vincolati da rendicontare all’Europa.
Anche Coluccini, come più volte dichiarato, sostiene che alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca non interessa da dove provengono i 200 mila euro di cofinanziamento, basta che ci siano.
Si avete capito bene La Fondazione chiede al comune di mettere 200.000 euro e non Zero come qualcuno sosteneva.

Come redazione abbiamo scritto più volte alla Fondazione CRL e le risposte sono in linea con quanto detto fino ad oggi dalla nostra testata e dall’amministrazione.

Pubblichiamo integralmente la risposta della Fondazione al Comitato di Quiesa

 

Gentile dott.ssa ——————-,

• il contributo è stato deliberato su base triennale a fine 2018, è tuttora in essere ed è stato oggetto di convenzione già sottoscritta tra la Fondazione e l’Amministrazione Comunale;

• il contributo di complessivi € 400.000 è stato deliberato per un primo lotto di adeguamento sismico della scuola primaria di Quiesa, a fronte di un piano economico (e relativo computo metrico) di €.600.000;

• come indicato nel bando (reperibile all’indirizzo https://www.fondazionecarilucca.it/sites/default/files/pdf/bando_2019_8_edilizia_scolastica.pdf)

L’erogazione dei contributi concessi dalla Fondazione avviene a consuntivo, cioè dopo che il progetto è stato effettivamente realizzato in parte (stato avanzamento lavori) o in toto.

La documentazione di spesa richiesta per l’erogazione completa del contributo è pari almeno alla somma del contributo concesso e delle altre fonti di finanziamento indicate nel piano finanziario (quindi € 600.000);

• Tuttavia, qualora l’amministrazione comunale abbia reperito ulteriori risorse per il progetto beneficiario del contributo della Fondazione (nel caso specifico dalla Regione Toscana), queste possono essere utilizzate quale cofinanziamento.

Pertanto, riassumendo:

  1.  il contributo è ancora in essere;
  2. Il cofinanziamento minimo che ci attendiamo è di € 200.000, anche proveniente da fondi regionali;
  3. Però, poiché per quanto di nostra conoscenza, il contributo della Regione Toscana è destinato ad un progetto di efficientamento energetico sullo stesso plesso, riteniamo necessario che il Comune prospetti alla Fondazione un unico progetto che comprenda entrambi gli interventi, corredato da un preventivo di spesa complessivo, in modo da consentire le opportune modifiche alla convenzione già sottoscritta; naturalmente purché l’intero progetto possa essere realizzato con le risorse complessivamente disponibili. E questo può essere valutato solo dal Comune;
  4. È infine da considerare il problema, che abbiamo a suo tempo appreso da fonti di stampa, della mancata approvazione del progetto da parte della Soprintendenza competente; è ovvio che il contributo è subordinato all’ottenimento di tale autorizzazione.

Cosa significa

Alla Fondazione vanno bene qualsiasi tipo di fondi disponibile da dedicare al loro progetto; che la convenzione così come presentata non va bene qualora si voglia procedere con un progetto unico e quindi si rendono disponibili a farne una nuova ma alla regione va bene? la risposta è attualmente no!

Anche la nostra redazione ha fatto le sue domande alla Fondazione

che gentilmente ci ha risposto mettendo in copia il Sindaco e il Comitato

1. Come risulta dalla documentazione e dalle comunicazioni intercorse con l’amministrazione e con un gruppo di cittadini, ci conferma che la Fondazione accetta come cofinanziamento mezzi propri, risorse di terzi con disponibilità certa e risorse di terzi con disponibilità non certa che devo essere indicati nel modulo on line e nel piano finanziario?

“Sì, nel caso specifico il cofinanziamento minimo che ci attendiamo è di € 200.000, quali mezzi propri o risorse di terzi, inclusi fondi regionali secondo quanto specificato al punto successivo”.

2. Conferma che eventuali altre risorse reperite dall’Amministrazione destinate “al progetto presentato alla fondazione di adeguamento sismico” possono essere comprese nel cofinanziamento?

“Sì. Possono inoltre essere comprese nel cofinanziamento anche le risorse derivanti dal contributo regionale sull’efficientamento energetico ma è necessario unificare i due interventi in un unico progetto come già accennato, almeno nei confronti della Fondazione. Questo anche in considerazione del fatto che molti lavori di efficientamento energetico dell’immobile possono risultare utili anche al suo miglioramento sismico.

Inoltre, circa l’esatto oggetto del contributo, evidenzio che il termine “adeguamento sismico”, utilizzato dal Comune in fase di richiesta, non è probabilmente corretto trattandosi di un bene inventariato; pertanto la Fondazione è consapevole che l’intervento produrrà un miglioramento sismico, che dovrà essere comunque tale da consentire l’utilizzo dell’edificio come scuola. Il livello di miglioramento sarà determinato dal progetto e la sua approvazione da parte della Soprintendenza competente, ovviamente prima dell’esecuzione dei lavori, è necessaria a garantire l’efficacia dell’intervento per la Fondazione”.

In merito a questo punto c’è da dire che la fondazione parla per quanto di sua competenza, ma rimane chiaro che la somma complessiva per i due Enti deve essere comunque la somma dei due finanziamenti: 450+200 provenienti da qualsiasi parte e 360+90 provenienti dal comune. 
1.050.000 di cui 290.000 da risorse proprie e/o di Enti terzi.
ma soprattutto, le contabilità devono essere separate
(ndr)
LEGGI SOTTO cosa dice la Regione

3. Leggiamo sul bando che gli interventi finanziati devono essere risolutivi e non parziali, cosa intendete con tale affermazione?

“Vuol dire che con il contributo l’intervento deve essere completato e, nella fattispecie in questione, deve mettere la scuola in condizioni di essere regolarmente utilizzata”.

4. Conferma che la cifra messa a cofinanziamento dall’amministrazione comunale nel piano finanziario è di 200.000 che sono necessari per l’ottenimento del vostro contributo di 400.000?

“Sì, questo è quanto è stato indicato dal Comune in fase di richiesta. Per la Fondazione vale però anche quanto riportato al precedente punto 2”.

Comunque 200.000 euro qualcuno li deve mettere e quelli della Regione per l’efficientamento non possono essere utilizzati perché vincolati e seguono una rendicontazione dedicata. Non sono contributi a Fondo perduto (ndr)

5. Conferma, come indicato sul bando che se la cifra di competenza dell’amministrazione non venisse spesa interamente, la Fondazione potrebbe ridurre la sua quota di contributo?

“Questo problema non si pone nell’ipotesi di cui al punto 2”.
(se fosse possibile utilizzare i fondi regionali per l’efficientamento. LEGGI SOTTO cosa dice la regione. ndr)

6. Conferma che l’amministrazione comunale debba rendicontare nel complesso fatture quietanzate per euro 600.000 per ottenere nelle modalità previste dal bando e dalla seguente convenzione il vostro contributo di .400.000?

“Sì sono richieste fatture per almeno € 600.000, non è necessario che siano anche quietanzate”.

Cosa dice la Regione

Le posizioni della regione a quanto è emerso da una riunione tra l’amministrazione comunale con i suoi tecnici e i tecnici regionali al momento sono molto intransigenti e sono state riassunte in una relazione presentata dall’ing. Palmerini nell’ultimo consiglio comunale:

  1. Il loro progetto deve essere separato (almeno nella contabilità n.d.r.)
  2. I loro fondi NON POSSONO essere utilizzati per altri finanziamenti
  3. Non accettano almeno al momento l’accorpamento dei due progetti
  4. Non è possibile utilizzare le fatture della regione Toscana per fondi provenienti dall’Europa per altri finanziamenti.
  5. Hanno dei dubbi sul persistere del nostro diritto ad ottenere il finanziamento
    1. Perché la scuola è chiusa per inagibilità
    2. Perchè con il dissesto non siamo più un comune solvibile e chiedono una dichiarazione scritta che il Comune di Massarosa è in grado di spendere, pagare e rendicontare 450.000 euro. Dichiarazione che potrà essere fatta con il consenso dei sindaci revisori solo dopo l’arrivo dell’OSL e che inconcepibilmente dopo 4 mesi non è ancora stato nominato bloccando ogni iniziativa oltre all’amministrazione ordinaria.

Cosa è cambiato dal mese di maggio?

Dal Mese di Maggio 2019 le condizioni sono sostanzialmente cambiate:
Prima si parlava di adeguamento sismico ed efficientamento energetico, ora c’è un ulteriore lavoro che si è aggiunto, quello di rendere la scuola agibile con una vera e propria ristrutturazione.
Aspettiamo la chiusura della progettazione per capire il reale importo necessario per poter riaprire la scuola.

Anche il consiglio comunale il Sindaco ha dichiarato che le possibilità di cercare di far quadrare la situazione sono oggetto al momento di trattativa.

ASCOLTA L’INTERVENTO DEL SINDACO IN CONSIGLIO COMUNALE

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