Coronavirus, il dirigente del Commissariato di Polizia di Viareggio: “Le segnalazioni false sono reato”

A fronte del massimo e non poco impegnativo lavoro delle forze di Polizia della Versilia, tra l’altro “a rischio” in quanto in continuo contatto con persone e mirato a prevenire situazioni che potrebbero generare pericolo in termini di salute per le persone stesse che vengono controllate, arrivano numerose segnalazioni relative ad assembramenti inesistenti o , attraverso i social networks , messaggi che creano un allarme sociale pericoloso.

Ciò, talvolta accompagnato da forti richieste di intervento che distraggono la pianificazione del territorio mirata a controlli mirati e georeferenziati. Ben vengano le segnalazioni “concretamente utili” , ma, avvisa il dirigente del Commissariato di Polizia di Viareggio dottor Marco Mariconda,  le notizie false, o riferibili a dissidi privati, strumentalizzazioni di ogni genere, possono configurare i reati di procurato allarme o interruzione di pubblico servizio, pubblico servizio che nel momento storico contemporaneo assume particolare importanza. Tali reati non sono meno gravi di quello previsti dal’art. 650

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