Scarcerato: Gianluca Pantaleoni è ai domiciliari. Accolta l’istanza dei nuovi legali del poliziotto

Scarcerato. Dopo oltre tre mesi passati in cella, prima a Pistoia e poi a Sollicciano. Gianluca Pantaleoni, l’ispettore della Polstrada, aggregato alla sezione di Montecatini ma in forza al comando provinciale di Lucca, ed ex comandante ad interim del distaccamento di Viareggio – arrestato il 5 dicembre dello scorso anno dalla Squadra Mobile pistoiese diretta dal dottor Antonio Fusco – è finalmente a casa, ai domiciliari. Il Gip Luca Gaspari, dopo il parere favorevole del pm titolare dell’inchiesta, dottor Leonardo De Gaudio, ha infatti accolto l’istanza presentata dai suoi nuovi legali, Antonio Olmi e Massimiliano Palena del Foro di Firenze. “Abbiamo preferito ripresentare la richiesta di scarcerazione  – respinta due volte in precedenza per pericolo di inquinamento delle prove e di reiterazione dei reati   – dopo la chiusura delle indagini – spiega l’avvocato Olmi . L’indagine, come si ricorderà, è stata chiusa dalla Procura di Pistoia lo scorso 29 febbraio. Per alcuni reati di cui Pantaleoni è accusato, circonvenzione di incapace, truffa e certificazioni false – si legge nell’atto di scarcerazione – dal 3 marzo era comunque cessata l’esigenza di carcerazione, per gli altri capi di accusa, corruzione per asservimento della funzione, traffico di influenze illecite, riciclaggio e autoriciclaggio il giudice per le indagini preliminari ha invece accolto la richiesta presentata dagli avvocati, dispondendo per il poliziotto l’attenuazione della misura cautelare con gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicazione con persone diverse da quelle che con lui coabitano. I legali, dopo aver acquisito il corposo fascicolo, quasi 3mila pagine, stanno ora studiando la linea difensiva da adottare, in vista sia della prossima udienza preliminare che del processo.

Ti protrebbe interessare

Scontro col furgone, muore motocislista 32enne

In bus in tutta sicurezza per locali fino all’alba

Ancora una spaccata in città, la rabbia dei commercianti