elezioni comunali

Viareggio al voto nel 2021. Scaduti i termini per convocare le elezioni 2020

Il 15 aprile sarebbe stata la data ultima per la convocazione dei comizi elettorali, passaggio obbligatorio per avviare la procedura per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale per cui le tornate elettorali per le elezioni regionali che per le elezioni comunali salteranno.

I comizi elettorali devono essere convocati per legge almeno 55 giorni prima della tornata elettorale e se per le Elezioni regionali non esiste una vera finestra temporale per andare a votare, per le elezioni amministrative invece la legge stabilisce un lasso di tempo ben preciso:

Quando si vota nei comuni? Cosa dice la legge.

Per le elezioni comunali la legge è molto precisa: le votazioni si devono tenere in una finestra temporale che va dal 15 aprile al 30 giugno ballottaggi compresi così come previsto dall’art. 1, comma. 1, della Legge 182/1991.
Questo vuol dire che il primo turno si sarebbe dovuto svolgere entro e non oltre il 15 giugno 2020.

Tenendo la data ultima di svolgimento al 15 giugno 2020, si evince che i comizi elettorali sarebbero dovuti essere convocati entro e non oltre il 15 aprile per svolgere le elezioni comunali all’interno della finestra di legge.

Se per le Elezioni Regionali questo vincolo non c’è e si parla di una data compresa tra la metà di ottobre e la metà di novembre, per quelle comunali ci sarà bisogno di cambiare la legge elettorale o fare un decreto apposito.
Ci sono teorie che sostengono che anche le amministrative verranno espletate in quel periodo, ma vedendo anche i precedenti, secondo la nostra interpretazione è che si vada alla finestra ordinaria del prossimo anno.

Perché il 2021?

Il primo motivo è che questa tornata di amministrativa non è così piccola, coinvolge infatti 1076 comuni, circa il 15% del totale. Questo comporterebbe due conseguenze:

  1. Lo sfasamento delle Elezioni amministrative in Italia (anche se questo farebbe – a nostro avviso – comodo a molte forze politiche dato il variare nel tempo dei consensi);
  2. Comporterebbe una modifica sostanziale alla legge elettorale.

Il secondo motivo sono i precedenti: Salvo casi sporadici anche i comuni dove ci sono stati Sindaci dimissionari, la morte del Sindaco o lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, le elezioni sono sempre state espletate nella finestra ordinaria di Legge.

Il caso più eclatante però è quello delle amministrative in Abruzzo nel 2009, dove a causa del terremoto il governo emanò ben due decreti-legge dove alla fine rinviava, le elezioni amministrative all’anno seguente prorogando il mandato dei sindaci a 6 anni. 

Questo provvedimento arrivò dopo che (anche in quel caso) le elezioni erano già state posticipate all’autunno 2009 con decreto legge 39/2009.
Le elezioni amministrative, furono rinviate al turno ordinario annuale del 2010, ossia a una domenica compresa tra il 15 aprile e il 30 giugno così come previsto dall’art. 1, comma. 1, della Legge 182/1991

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