“Tante cose ci meravigliano degli atteggiamenti del sindaco pro tempore Alberto Coluccini, compreso l’uso discutibile che fa dei social, sia suoi privati che della pagina istituzionale del comune di Massarosa, ma che nel lunedì di Pasquetta arrivasse a pubblicare quello che ha pubblicato sinceramente non ce lo saremmo aspettato”. Lo scrive Partito Democratico e Sinistra Comune a Massarosa.

“A corredo di un suo post con il quale dà sostanzialmente degli “imbecilli” a dei cittadini non meglio definiti, Coluccini ha messo foto di striscioni apparsi a Stiava in questi giorni e tra questi anche un striscione che non solo è datato ma che con i primi non c’entra assolutamente niente. Noi abbiamo sempre mantenuto il confronto politico su un piano istituzionale, purtroppo “questo sindaco”, come Coluccini ama definirsi, ben supportato dai suoi collaboratori che lavorano nell’ombra, sembra non riuscire a liberarsi dal bisogno di vedere nemici dappertutto”.

“Qualcuno gli ha fatto notare la questione della foto usata ma non ci risulta abbia ammesso. Ebbene, noi abbiamo provato a fare una semplice ricerca sui social ed abbiamo scoperto che quello striscione si riferisce alla protesta che a settembre dello scorso anno la comunità di Stiava sollevò nei confronti del sindaco e della sua giunta per la paventata chiusura del campo sportivo di Stiava. Domandiamo quindi al sindaco pro tempore Alberto Coluccini quale sia stato il motivo che lo ha spinto ad utilizzare la foto di quello striscione facendolo passare come uno striscione apparso in questi giorni. Chi sarebbero quindi i cittadini “imbecilli”? Anche quelli che legittimamente hanno protestato a difesa del campo sportivo della propria frazione?”

“Non vorremmo che questo continuo giocare ad avvelenare i pozzi arrivasse ad insinuare nei cittadini il dubbio che, pur di tenere vivo un tale clima di scontro, ci sia qualcuno disposto a utilizzare con disinvoltura anche l’informazione istituzionale.
Riteniamo che un sindaco debba avere un atteggiamento consono al ruolo che ricopre, in un anno dovrebbe averlo imparato. Riteniamo che anche il linguaggio che usa debba essere all’altezza della carica istituzionale che riveste. Riteniamo che un sindaco più che agitare gli animi in una comunità, soprattutto in un momento così difficile e delicato come questo, più che gettare benzina sul fuoco, debba contribuire a rasserenare le persone e a creare un clima disteso.  
Intanto, per dovere di trasparenza, chiederemo nelle sedi istituzionali al sindaco e alla comandante della Polizia Municipale dove siano custoditi gli striscioni tolti nel 2019 e quindi di poterli visionare. Avremo poi cura di presentare anche un’interrogazione in consiglio comunale. Il sindaco, nel rispetto del suo ruolo e dei cittadini, avrà il dovere e sicuramente l’interesse di chiarire la questione in consiglio comunale, in altre parole il sindaco dovrà garantire che, anche sotto la sua amministrazione, i cittadini sono al riparo da tutto ciò che può trasformare la gestione della cosa pubblica e delle istituzioni in una miserevole farsa”.

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Sugli striscioni apparsi a Stiava solo demagogia e attacchi personali