Covid 19, istiga alla disobbedienza tramite social: sequestrato il video

Le limitazioni alla circolazione delle persone per l’emergenza pandemiologica hanno mostrato quanto sia utile l’aiuto che ogni cittadino può ricevere dalla tecnologia e, in particolare, dalla rete internet. Dalla spesa alimentare online allo scambio di corrispondenza per posta elettronica, dalle videochiamate ai parenti lontani all’aggiornamento rapido sulle notizie che giungono da ogni parte del globo.

Il web è uno strumento che riduce le distanze fisiche; qualcuno, però, ne ha fatto un uso non responsabile.

È il caso di una donna, livornese, residente a Pisa, che nei giorni scorsi ha utilizzato il proprio profilo social per postare un video con il quale ha istigato gli utenti alla disobbedienza delle normative di ordine pubblico da Covid-19, proferendo frasi offensive nei confronti dello Stato italiano. La donna, sempre attraverso la pubblicazione di post, inoltre forniva indicazioni sul posizionamento delle pattuglie delle Forze dell’Ordine nel territorio della provincia, per consentire agli utenti di eludere i controlli.

Il comportamento sconsiderato dell’utente della rete ha attirato l’attenzione del Prefetto di Livorno, Dott. Gianfranco Tomao, Autorità provinciale di pubblica sicurezza che ha immediatamente attivato le Forze di polizia: così, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Livorno hanno estratto copia del video “postato” sul social e, ritenendo che il comportamento configurasse i reati di “Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate” e “Istigazione a disobbedire alle leggi”, ha assunto contatti con il PM di turno presso la locale Procura della Repubblica. Previa condivisione con quest’ultimo, le Fiamme Gialle hanno quindi eseguito il sequestro preventivo d’urgenza per l’oscuramento dell’inserzione, interessando la direzione legale del social presso la sua sede irlandese.

L’attività di polizia giudiziaria d’urgenza è stata convalidata dal Tribunale di Livorno. In particolare, il GIP ha emesso un decreto di sequestro delle immagini video soffermandosi, nel provvedimento, sulla pericolosità del comportamento illecito:

“…la condotta di chi inciti a disattendere le prescrizioni dell’Autorità Pubblica non può essere confinata nell’ambito delle opinioni personali e della libera manifestazione del pensiero. Si tratta di condotte che possono indirettamente agevolare la diffusione del contagio, laddove siano accolte e seguite da persone già contagiate o inconsapevolmente tali e altresì da parte di persone ancora sane, ma suscettibili di esporsi inconsapevolmente al rischio di contagio…”.

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ultimo aggiornamento: 24-04-2020


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