Liberazione, il 25 aprile a Massarosa

Con una cerimonia in tono dimesso a causa dell’emergenza coronavirus l’amministrazione comunale questa mattina ha celebrato il 25 aprile, anniversario della Liberazione d’Italia.

Nessun corteo e nessuna manifestazione pubblica, come da indicazione del Ministero e della Prefettura. Presenti, ad omaggiare la ricorrenza con la deposizione di una corona di fiori, solo il sindaco Alberto Coluccini e il presidente del consiglio comunale Claudio Marlia

“L’italia – ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Marlia, citando il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha superato, nel Dopoguerra, ostacoli che sembravano insormontabili. Le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino. La ricostruzione cambiò il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista”.

25 aprile sindaco prs consiglio

“Una cerimonia che si è svolta in uno strano clima – ha sottolineato il sindaco Alberto Coluccini e alla quale non abbiamo potuto invitare e vedere presenti, come avremmo voluto, i nostri concittadini, gli amministratori di maggioranza e di minoranza, le forze dell’ordine e le associazioni. Una nota del Prefetto lo vietava espressamente, per evitare assembramenti che in questa fase potrebbero essere pericolosi. In questo momento particolare ci sentiamo di rappresentare l’intera comunità, sicuri che il prossimo anno potremmo festeggiare degnamente con tutta la nostra gente una ricorrenza che dovrebbe sempre unire e mai essere motivo di polemica”.

Sindaco e presidente del consiglio hanno deposto i fiori sotto la targa che ricorda la liberazione di Massarosa, avvenuta in realtà il 17 settembre 1944 grazie all’intervento delle truppe alleate brasiliane: i rappresentanti della F.E.B. erano gli altri grandi assenti alla cerimonia, anche se l’ambasciata ha inviato un video-messaggio pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Massarosa

https://www.facebook.com/comunedimassarosa/videos/640328816817480/?v=640328816817480

Il pensiero infine è andato a Gian Carlo Maria Taddei, detto Beppe, giovane concittadino di Massarosa tra le prime vittime della furia nazista nei boschi attorno a Gualdo.

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