“Qualcuno specula sui test Covid, ma non siamo noi”.
Lo afferma in una nota il dottor Giovanni Bertuccelli, direttore sanitario del Cam ( convenzionato con la Regione Toscana per eseguire i test sierologici, come scritto in un articolo di Versilia Today pochi giorni fa)
“Mi sento in dovere di precisare alcuni aspetti fondamentali riguardanti gli esami sierologici per Covid.
Prima di tutto, vorrei ricordare che i laboratori privati convenzionati, sempre criticati e attaccati per la loro presunta volontà di ricavare solo ed esclusivamente profitto sulle spalle del cittadino, in questo caso si sono dimostrati pronti ad accettare l’invito della regione Toscana a collaborare per lo studio epidemiologico sull’infezione da Covid, riguardante soprattutto i pazienti asintomatici.
Data la nostra capillare distribuzione sul territorio e la nostra decennale storia di vicinanza con i clienti delle nostre città, abbiamo recepito subito l’invito del SSN e ci siamo attrezzati per lo svolgimento del compito assegnatoci.
Nessuno ci ha fornito i mezzi di protezione individuale per l’effettuazione delle indagini e tutto (mascherine, gel, camici monouso, occhiali, visiere para-schizzi ecc.) è stato acquistato a nostre spese e a prezzi gonfiati dalla situazione di emergenza). Stiamo facendo il lavoro sporco per la regione e i nostri operatori, personale di accettazione, infermieri e biologi, rischiano quotidianamente la loro salute per dare una mano concreta ed essere vicini alla popolazione impaurita e stressata da questa pandemia.
Quando tutto sarà finito, altri si prenderanno i meriti di tutto questo, e noi torneremo quelli di sempre, cioè le strutture che speculano sulla salute dei cittadini.
In questi giorni, per venire incontro a tutte le richieste telefoniche e tramite E-mail che ci martellano, lavoriamo dalle 7 la mattina alle 7 la sera senza interruzione, in modo da dare una risposta celere ai cittadini e mandare i dati alla regione (dimenticavo il costo della marca da bollo per il contratto e il costo per acquisire il programma per dialogare con la regione e poter inviare i flussi è a nostro carico, e si parla di alcune migliaia di Euro).
Nelle precisazioni che avevo inviato ai mezzi di informazione nei giorni precedenti, ed evidentemente fraintese, avevo dichiarato che terminati i 1500 test della prima fase (scadenza 30 maggio) i pazienti appartenenti alle categorie prioritarie, avrebbero potuto effettuare comunque il test a pagamento ad un costo stabilito nel contratto.
Se un paziente desidera aspettare l’eventuale proroga del contratto oltre i termini stabiliti per poter effettuare il test gratuitamente è libero di farlo. Ma se un paziente non vuole aspettare e desidera farlo a pagamento (solo dopo che siano terminati i 1500 gratuiti) è altrettanto libero di farlo.
Si riporta l’estratto dell’articolo 1 del contratto tra Estar ed il CAM di Viareggio :
“In aggiunta alle indagini oggetto del presente contratto, i cui costi saranno
sostenuti da Estar sulla base delle tariffe concordate, i laboratori convenzionatiavranno la facoltà di effettuare ulteriori prestazioni dello stesso tipo,unicamente nei confronti di soggetti appartenenti comunque alle categorieidentificate dalla Regione Toscana con le Ordinanze sopracitate ed applicando lemedesime tariffe , oltre al costo del kit fornito dal Laboratorio il cui importo nonpotrà essere superiore a 10 euro; l’intero costo (esame + kit) rimane a interocarico del soggetto richiedente. Anche per tale tipologia di esami il Laboratoriosi impegna ad inserire i relativi esiti nel flusso regionale appositamentepredisposto e nell’apposita APP regionale. “
Noi siamo dalle parte dei cittadini e non mentiamo loro”.
Il Direttore Sanitaro del CAM di Viareggio Dr Giovanni Bertuccelli