“Servono prudenza e gradualità nelle riaperture, anche per non dare l’impressione di un “liberi tutti” che può essere molto dannoso. Servono comportamenti responsabili da parte di tutti i cittadini toscani. Serve, infine, che il sistema sanitario agisca prontamente per “circoscrivere gli incendi” e dunque per individuare i nuovi contagi, isolarli, tracciare la mappa dei loro contatti”. Sono le parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi durante la seduta di oggi del consiglio regionale in vista delle riaperture del 18 maggio prossimo e le strategie ada adottare: “Ho ancora bisogno di capire che cosa ha deciso il Governo nazionale – ha aggiunto Rossi– perché non ci sono le linee guida su tutto e non c’è il disegno di legge che specifichi come la Toscana risulti nella graduatoria delle regioni che possono o no riaprire e quali siano le possibilità che mi vengono date”. Commentando i dati di nuovi contagi, oggi 30, mentre ieri sono stati 27 e tre giorni fa 13, il governatore ha affermato: “Non sono i picchi dei mesi scorsi ma 30 casi non sono pochi, siamo lontani dal contagio zero, quindi non bisogna sottovalutare il pericolo. Per tenere la situazione sotto controllo occorre che i cittadini toscani si comportino in modo appropriato, cosa che fin qui hanno fatto nella stragrande maggioranza. Io non credo che il virus si sia indebolito. si diffonde meno perché stando in casa abbiamo diminuito la possibilità di farlo circolare. Vorrei invece uno scaglionamento ragionato. Siamo in contatto con tutte le associazioni di categoria e i sindaci. Da parte di ristoranti e bar c’è molta preoccupazione per le linee guida nazionali, vorremmo discutere della possibilità di trovare spazi fuori e moltiplicare i tavolini all’aperto. Per quanto concerne le spiagge le reazioni delle categorie alle linee nazionali sono state durissime e stiamo cercando di avanzare e valutare proposte per consentire una ripartenza in sicurezza. Quando mi chiedono se si deve riaprire tutto io rispondo si, ma trovando il modo di convivere con il Covid e tenendo assolutamente sotto controllo i contagi, perché dover tornare indietro sarebbe estremamente negativo, anche per l’economia. Alle Regioni è stata riconosciuta una responsabilità importante. Apprezzo gli sforzi del Consiglio regionale e il fatto che abbia prodotto documenti unitari, è necessario ragionare con lucidità senza farsi prendere da entusiasmi né invocare rinunce non necessarie”.
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ultimo aggiornamento: 14-05-2020