Prostituzione, dopo la “retata” sul viale dei Tigli, facciamo il punto con il dirigente del Commissariato di  Polizia di Viareggio, dottor Marco Mariconda, che ha accettato di rispondere ad alcune domande

Una operazione in grande stile quella della Polizia sul viale dei Tigli a Viareggio per il contrasto alla prostituzione su strada. Da cosa è nata?

L’operazione, come ogni lavoro che concerne la sicurezza pubblica, è nata dall’analisi delle criticità del territorio. La prostituzione a Viareggio ha sempre rappresentato un problema, e  con il fenomeno Covid-19, tuttora esistente, non è più un problema di ordine pubblico, ma di sicurezza pubblica

La chiusura del viale per 2 week end operata dal sindaco è dettata da un Suo consiglio?
Assolutamente no.  Il Sindaco, in qualità di primo cittadino, studia come migliorare il territorio, noi contribuiamo affinché le zone “elette” siano preservate nell’ordine  e nella sicurezza pubblica.  In tal senso esiste una fortissima sinergia con la polizia locale, e di questo ne beneficia l’intera collettività
Le sanzioni di 300 euro ai clienti (quadruplicate rispetto alle precedenti) secondo molti legali saranno tutte impugnate…  Secondo Lei?
Noi ci fermiamo al primo livello dei controlli e delle applicazioni della legge, comunque mi limito a pensare che impugnare vuol dire rendere pubblico…
Come noto la prostituzione non è reato in Italia, lo è il suo sfruttamento.
La prostituzione non è reato, ma la conoscenza della strutturazione del fenomeno sul territorio offre agli investigatori utili elementi per desumere se la stessa sia una libera scelta o se rientri, più tristemente, in una consorteria che ne gestisce le reti. Inoltre, nel momento storico in cui tutte le forze della nazione sono protese al contenimento  delle misure  del covid-19 , tutto ciò che mette a rischio la salute e rende più agevole la diffusione dei contagi va fortemente limitata e frenata. Su questo né transigiamo né ci prestiamo a sterili disquisizioni giuridiche. In gioco vi è la vita delle persone.
Il decoro della zona è stato l’obiettivo primario della “retata “?
Nel triste periodo  delle “chiusure” ci siamo  evidentemente accorti di quanto belle siano certe zone di Viareggio. Lasciarle al mondo della criminalità e della prostituzione sarebbe stato gratuitamente illogico, quindi sicurezza pubblica e decoro hanno camminato a “braccetto” nell’ambito delle competenze istituzionali 
Quante le sex workers identificate? Le trans straniere sono state rimpatriate o si sono spostate di zona per continuare a svolgere il lavoro più antico del mondo?
Da 10 a 15 persone. Gli accertamenti per stabilirne i provvedimenti da adottare sono pendenti;
Ci saranno ulteriori indagini sulla prostituzione? Molte lavorano a casa… sia a Viareggio che a  Torre del Lago (contratti di affitto spesso al nero…)
Ci sono e ci saranno indagini e controlli su ogni forma di attività illecita. Chi affitta in nero , oltre alle norme di natura fiscale, risponderà al reato di favoreggiamento della prostituzione. Forse non conviene.

 

(Visitato 880 volte, 1 visite oggi)
TAG:
Slider

ultimo aggiornamento: 19-05-2020


Minacce al giornalista, identificati dai Carabinieri: perquisito un 45enne di Viareggio

Covid 19, ancora in calo i nuovi casi 7, e i decessi, 3. Sono 254 le guarigioni