Prato è pronta per la fase 2, per disegnare i propri spazi e i propri tempi di una città che riparte. Finita la fase 1, quella dell’emergenza sanitaria, Prato volta pagina. “Oggi si chiude la fase emergenziale, mesi affrontati con grande coesione e solidità – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni aprendo la conferenza stampa in Protezione civile, la sede da cui il Comune di Prato ha gestito ogni fase dell’emergenza -. Mesi in cui il Coc della Protezione civile è stato aperto 12 ore al giorno, reperibile 24 ore su 24, inclusi i fine settimana e persino i giorni di Pasqua e Pasquetta. 300 i volontari impegnati, 1,5  milione di mascherine consegnate, 140mila euro raccolti attraverso il Comitato pro emergenze, gestione dei buoni spesa, dei pacchi alimentari della consegna di vestiti e quanto altro potesse servire a persone in quarantena”. L’impegno del Comune di Prato è stato notevole anche sul fronte delle informazioni quotidiane:  “Abbiamo sempre comunicato tutto ai cittadini nel modo migliore possibile, con l’aggiornamento di centinaia di pagine del sito del Comune, risposte puntuali ai cittadini attraverso ogni mezzo, dai social alle mail: solo attraverso l’Urp sono state gestite oltre 8mila richieste di informazioni – sottolinea il sindaco -.  Il lavoro del sistema di Protezione civile è stato eccellente, se c’era bisogno di una conferma di una macchina che lavora in maniera egregia, questi mesi ne sono stati la prova, una straordinaria cartina di tornasole. Questa macchina che lavora è un patrimonio della città. L’entusiasmo dei volontari che qualche volta ci ha travolto,  la voglia di partecipare è stata oltre ogni aspettativa”.

Da oggi parte invece la prospettiva di una seconda fase. “Prato è una città che inizia a pensare a se stessa diversamente, perché quello che è accaduto non ci lascia indenni e mentre coglieva un grido di dolore, una segnalazione di allarme da parte degli esercenti in particolare del centro storico, voleva davvero raggiungere un obiettivo ambizioso e a lungo valutato: pedonalizzare il centro storico in maniera importante. Abbiamo lavorato a un piano che tenga conto di tutte le sue ricadute, sul fronte della sosta, della raccolta rifiuti, dei controlli – sottolinea Biffoni -. Affrontiamo questo momento con risposte concrete e con la collaborazione fattiva delle associazioni di categoria: avendo già tolto da tre anni la Cosap, adesso lavoriamo per rendere il centro storico più fruibile, in un contesto in cui i centri storici e i centri elle frazioni saranno più frequentati. Diamo un’accelerata quindi a un lavoro che avevamo impostato negli anni scorsi con una pedonalizzazione spinta del centro storico”.

L’assessore Benedetta Squittieri spiega nei dettagli i tre provvedimenti, pedonalizzazione, occupazione suolo pubblico e sosta, che cambieranno il centro storico. “L’apertura dei locali era previsto per giugno, ma abbiamo lavorato per anticipare le aperture e dopo l’uscita del decreto abbiamo reso subito operativi gli atti deliberativi. Gli ambiti di intervento sono l’occupazione suolo pubblico, che andrà al voto del prossimo consiglio comunale, le azioni di pedonalizzazione approvate nella delibera di giunta di questa mattina e il piano della sosta che sarà definito entro la prossima settimana”.

Le nuove regole sull’occupazione suolo pubblico valgono per tutta la città e si rivolgono a tutti gli esercizi di somministrazione e bevande.

La richiesta di occupazione suolo pubblico viene presentata in modalità telematica a So.ri, esente bollo, corredata da planimetria e dalla dichiarazione asseverata del rispetto delle norme del Regolamento vigente, per quanto applicabili. La stessa si intende accolta decorsi dieci giorni dalla sua presentazione secondo il principio del silenzio assenso e le richieste prescindono le autorizzazioni del Codice dei beni culturali.

E’ consentito occupare, in parziale deroga al “Regolamento per l’occupazione temporanea suolo pubblico mediante strutture esterne”, ulteriori aree attigue agli esercizi di somministrazione, ampliando la superficie già autorizzata per il posizionamento di tavoli, sedie, ombrelloni fino a 90 mq.

Nell’ambito del Centro Storico, sono rilasciabili nuove autorizzazioni per l’occupazione suolo pubblico fino a 90 mq. Al di fuori delle mura cittadine, le occupazioni di suolo pubblico, sono consentite fino ad un massimo di 120 mq. Il posizionamento delle strutture può essere ammesso anche sul lato opposto della strada, rispetto all’ubicazione dell’esercizio di somministrazione, esclusivamente in APU, ZTL e Zone a velocità ridotta a 30 km orari.

Pedonalizzazione. Tutto il centro storico sarà zona 30 ed è prevista la pedonalizzazione di gran parte dell’area dentro le mura. In particolare sono pedonalizzate le vie:

Via Santo Stefano Vicolo dei Gherardacci Via Giuseppe Garibaldi Via dei Saponai Vicolo del Corno Vicolo dei Cimatori Vicolo dei Buonconti Via dei Lanaioli Via Settesoldi Via Giuseppe Mazzoni Via Firenzuola Via Manassei Via dei Sei Vicolo degli Inghirami Via dell’Accademia Vicolo dei Bocchineri Vicolo Novellucci Via Pugliesi Vicolo Fiordivetta Piazza del Comune Vai Cairoli (tratto da Piazza del Comune a Piazza Buonamici) Via Cesare Guasti Via Ser Lapo Mazzei Via del Porcellatico Vicolo dell’Altopascio Vicolo del Ceppo Via Bettino Ricasoli Via Tinaia Via Baldo Magini Via Santa Trinita Piazza degli Innocenti Vicolo dei Bizzocchi Vicolo de’ Neroni.

Inoltre sono state individuate piazze, giardini e spazi occupabili previa richiesta degli interessati entro i 100 mt di distanza dal proprio esercizio. Una pedonalizzazione che partirà il 10 giugno e sarà in vigore fino al 30 settembre, dal giovedì alla domenica dalle 18.30 alle 24.00.  “Abbiamo aperto sin dall’inizio dell’emergenza il tavolo con le parti sociali e da 10 giorni abbiamo riattivato il percorso di coprogettazione “Noi che il centro” per trasformare il centro storico a partire dal concetto di comunità – sottolinea l’assessore Squittieri – Anche questa accelerazione ci serve per valorizzare il concetto di comunità: tutto il commercio di prossimità è stato un elemento fondamentale di tenuta sociale in questa fase e anche una risposta a chi era in difficoltà, un ruolo fondamentale che avrà anche nei prossimi mesi”.

“Siamo consapevoli che tutto questo comporterà una nuova fruizione da parte di chi ne usufruirà, sia per chi verrà in centro  sia per chi lo vive quotidianamente, tanto che il piano della sosta vedrà misure a favore dei residenti. Recupereremo il lavoro iniziato pre covid sulle notti di qualità, sia per gestire la cosiddetta movida ma anche per questa nuova organizzazione del centro. Incentiveremo accordi di strada, per mettere insieme anche progetti di consorzi, residenti, cittadini e nuove organizzazioni perché in questo momento sono stati determinanti i patti di collaborazione pubblico-privato per mettere a punto nuove idee”, conclude Squittieri.

Mobilità e sosta. Nella fase 2 cambierà fortemente anche la mobilità: “Il tema della mobilità sostenibile è forte e ci sono provvedimenti che attuano quello che già è previsto dal Pums, partendo dall’estensione della zona 30 in tutto il centro storico – sottolinea l’assessore Flora Leoni -. Moderare la velocità anche nelle parti non pedonalizzate permette di incentivare anche l’uso della bicicletta, per la quale stiamo lavorando anche a nuovi parcheggi custoditi. Il piano della sosta dovrà essere definito in modo preciso, soprattutto per i residenti, e incentiveremo molto l’uso della bicicletta, anche con l’introduzione del bike sharing, e con progetti tipo “bike and drink”, mettendo a disposizione rastrelliere nei pressi degli esercenti. Insomma, cambierà il modo di muoversi e di godere della propria città”.

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