Buongiorno Sindaco sono una cittadina del suo Comune e le scrivo questa lettera per porle una domanda.
Qualche notte fa un individuo, un giovane uomo, si è introdotto nel mio giardino e dal retro di casa ha rubato la bicicletta di mio marito, la mia e quella di mio figlio.
Tutto il paese sa dove si trovano queste biciclette e non solo le mie ma quelle di molte persone. Si trovano ad un numero civico che tutti conoscono, fiancheggiando la ferrovia in direzione Pisa . Come sa Lei, le Forze dell’Ordine e moltissimi cittadini quello è un luogo di scambio della malavita. A questo punto le pongo la mia domanda”.

“La domanda è perché? Perché non c’è interesse a eliminare questa situazione? Ci sono interessi che vanno oltre la mia comprensione? E oltre la sua? Oppure ci sono motivi particolari per cui noi cittadini siamo all’oscuro del perché, nonostante sia risaputo, quel luogo continua ad essere ignorato? O quello che viene fatto è solo un palliativo per placare lo sdegno delle persone che invece la legge la rispettano? Se è importante che i cittadini continuino a credere che rispettare la legge sia un bene per la comunità, bisognerebbe che chi infrange la legge in modo così grave come chi ruba e spaccia, abbia delle conseguenze. Sennò, mi dica, dove sta la differenza, per la legge, tra me e loro? Rimane solo la coscienza e la pazienza. Io la pazienza l’ho persa. Mi rimane la coscienza. E a lei?”

Lettera firmata da una mamma cittadina di Viareggio

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