Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Firenze e della Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto(FI), sulla base di una segnalazione circostanziata, circa la presenza sospetta e ripetuta di un furgone carico di scarti tessili presso un parcheggio della zona Isolotto nel comune di Firenze, eseguivano una attività di controllo in orario notturno riferita allo stesso furgone. I militari, appostati in prossimità del furgone, vedevano sopraggiungere una autovettura con a bordo due soggetti extracomunitari. I due parcheggiavano il veicolo e partivano con il furgone, seguiti dalla pattuglia. Il furgone si accostava poco dopo a dei cassonetti per la raccolta RSU ed il passeggero scendeva. Il mezzo ripartiva poi con marcia spedita ma nel frattempo interveniva una seconda pattuglia che riusciva ad intercettare e fermare il mezzo all’altezza del viadotto all’Indiano. Durante le prime fasi del controllo il passeggero, un cittadino extracomunitario privo di documenti di identificazione, con una mossa repentina si dileguava saltando dal ponte e riuscendo a far perdere le proprie tracce. Identificato il conducente del mezzo, un disoccupato di nazionalità cinese, i militari constatavano la presenza all’interno del mezzo di circa 50 sacchi neri contenenti scarti tessili per un quantitativo di circa 25 quintali.

La persona non riferiva in merito alla provenienza dei rifiuti in questione, e non esibiva nessun atto autorizzativo che abilitasse i due ad effettuare la gestione degli stessi.

Pertanto l’attività posta in essere dai soggetti suddetti (di cui uno ignoto), si configurava come attività di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, sanzionata dal Testo unico Ambientale, senza iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali e privo di Formulario di identificazione dei rifiuti. Non veniva inoltre fornito alla P.G. nessun documento di accompagnamento, obbligatorio per il trasporto delle merci.

Il conducente del furgone è risultato avere precedenti specifici in materia di gestione illecita di rifiuti. L’automezzo ed i rifiuti sono stati sequestrati.

Per tali rifiuti, prodotti a titolo professionale , non si può parlare di trasporto di rifiuti saltuario e occasionale né tantomeno di sottoprodotto perché in tal caso il soggetto avrebbe dovuto produrre idonea documentazione durante il trasporto che dimostrasse un preciso e non astratto riutilizzo. Inoltre, condizione fondamentale per assoggettare un materiale alla disciplina dei sottoprodotti, è che il materiale possa essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale.

Né sono qualificabili come materie prime seconde (MPS) in quanto, perché una sostanza o bene sia escluso dal regime dei rifiuti cessando di essere tali, occorre che la stessa sia sottoposta ad un regime di recupero o riciclaggio e che, tra le altre cose, abbia un valore di mercato e una domanda dello stesso. Nel caso specifico si tratta di rifiuti provenienti da fibre tessili lavorate.

Era chiaro l’intento dei due soggetti di disfarsi di tale rifiuto.

Nell’area fiorentina, è molto diffuso il fenomeno dell’abbandono di scarti tessili e di pellame (dentro sacchi neri) che, oltre che ad essere gestiti illegalmente cioè in assenza di autorizzazioni, vengono sistematicamente gettati nei cassonetti, creando forti disagi alle amministrazioni comunali, alla comunità nonché all’ente gestore dei rifiuti.

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