Assegnati alle Asl 18.300.000 euro complessivi dalla Regione per lo svolgimento del servizio di elisoccorso per l’anno 2020. L’atto è stato deliberato nel corso dell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. Il finanziamento sarà così suddiviso: € 6.700.000,00 euro all’Asl Nord Ovest, per il servizio diurno e notturno; 7.500.000,00 euro alla Asl Sud Est, per il servizio diurno e notturno; 4.100.000,00 euro alla Asl Centro, per il servizio diurno.

Nel 2019 gli elicotteri Pegaso (in tutto 3) hanno effettuato n. 2763 missioni hems (helicopter emergency medical service), vale a dire attività di servizio medico di emergenza, che hanno garantito il trasporto del paziente dal luogo dell’evento all’ospedale più idoneo (per dotazioni e percorsi di diagnosi e cura), nei tempi più rapidi possibili, come da indicazioni internazionali, secondo le quali la tempestività di intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e di disabilità residua. Nel 2018 le missioni hems sono state 2.541, nel 2017 invece 2.170 e nel 2016 n. 2.056.

“E’ un servizio molto importante, che consente di soccorrere chi è in pericolo di vita in tempi rapidi e in luoghi non facilmente raggiungibili dalle ambulanze – spiega Saccardi -. Come Regione abbiamo investito molto in questo tipo di assistenza, cercando negli anni di perfezionarla e di renderla sempre più efficiente in qualunque tipo di ambiente, urbano, marittimo e montano. L’elisoccorso sanitario garantisce un’assistenza di alto livello e una veloce ospedalizzazione grazie a professionalità e strumentazioni tra le migliori che abbiamo”.

Dal novembre 2017, infatti, sul Pegaso 2, che vola da Grosseto, è in funzione la tecnologia nvg (night vision googles), che consente ai piloti una visione migliore durante il volo notturno grazie alla presenza di visori a infrarossi. Nel 2019 il Pegaso 2 di Grosseto ha svolto 306 missioni notturne (nel 2018 sono state 254), 63 delle quali sono state portate a termine solo grazie all’ausilio dei visori notturni, rispetto alle 51 dell’anno precedente.

L’aumento del numero degli interventi, effettuati ogni anno dagli elicotteri Pegaso, è determinato anche dal loro maggiore utilizzo per ottimizzare i percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti (trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus).
Gli elicotteri 118 effettuano, dunque, attività sia di trasporto sanitario, che di elisoccorso con l’utilizzo di tecniche che prevedono l’impiego di metodiche particolari, come l’uso del verricello grazie a una specifica convenzione con il Soccorso alpino e speleologico toscano (Sast). Gli elicotteri Pegaso sono utilizzati anche per il trasporto di farmaci, di organi, persone, materiali in caso di calamità e maxiemergenze.

L’elisoccorso in Toscana
In Toscana il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi operative, una per ogni area vasta:
– elicottero Pegaso 1, con base all’ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl Centro (Firenze), con competenza operativa prevalente nell’area vasta centro;
– elicottero Pegaso 2, con base all’ospedale Misericordia (Grosseto) della Asl Sud Est, con competenza operativa prevalente nell’area sud e isole dell’arcipelago;
– elicottero Pegaso 3, con base all’aeroporto del Cinquale (Massa Carrara), con competenza operativa prevalente nell’area nord e isole dell’arcipelago.
L’elicottero Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado di volare anche di notte, garantendo 22 ore di operatività al giorno (con turni di 11 ore intervallati da un’ora di fermo tecnico), e sono abilitati al sorvolo del mare per il soccorso anche nelle isole dell’arcipelago toscano.

L’elisoccorso viene utilizzato per:  interventi territoriali di emergenza/urgenza; trasporti interospedalieri di emergenza/urgenza; attività di soccorso in ambiente ostile/montano; attività addestrativa, voli per ricognizioni, sopralluoghi; missioni tecnico logistiche su richiesta del Sast.

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