Prosegue l’azione della Prefettura di Firenze di prevenzione antimafia su tutto il territorio metropolitano, con una mirata attività di monitoraggio delle imprese destinatarie di finanziamenti ed appalti pubblici, nonché sulle attività produttive e commerciali. L’attività di contrasto alle infiltrazioni è operata con l’attivazione delle verifiche antimafia previste dalle vigenti disposizioni che consentono al Prefetto di estendere le verifiche sia sulle imprese che instaurano rapporti con la pubblica amministrazione (per appalti e finanziamenti) sia sul conto delle aziende che chiedono agli uffici pubblici il rilascio di autorizzazioni commerciali, licenze o iscrizioni in albi pubblici.

In tale quadro il Prefetto di Firenze Laura Lega ha adottato oggi due comunicazioni interdittive antimafia nei confronti di due imprese della provincia. Per entrambe sono emerse le “circostanze ostative” (previste dall’articolo 67 del Codice Antimafia, decreto legislativo 159/2011) che impongono tassativamente al prefetto l’assunzione di queste misure.

 

Una delle società interessate dai provvedimenti ha sede a Scandicci e opera nel settore di attività di pulizia di edifici, mentre l’altra, con sede a Fucecchio, produce e commercia all’ingrosso infissi e serramenti.

 

L’interdittiva impedisce al privato imprenditore di essere parte contrattuale della Pubblica Amministrazione e lo priva della possibilità di essere titolare di licenza o autorizzazioni di polizia e di commercio.

 

I provvedimenti adottati rispondono oggi più che mai all’esigenza di rafforzare la tutela dell’economia legale dagli appetiti criminali in una fase complessa ed emergenziale come quella attuale.

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