Un caso raro e complesso gestito con professionalità e tempestività nei giorni scorsi dalla Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale “Versilia” insieme all’ospedale Apuane di Massa.

Una donna ricoverata nella struttura versiliese dopo un parto spontaneo avvenuto nella notte ha accusato un forte dolore.

Nonostante l’orario notturno è stato subito attivato il centro di radiodiagnostica del “Versilia” dove, grazie ad un’angioTAC, è stata fatta la diagnosi di una lacerazione dell’arteria uterina, una problematica molto rara.

E’ stato immediatamente attivato il 118 e la signora è stata accompagnata in emergenza all’ospedale Apuane, dove ad attenderla c’era già l’equipe della Radiologia interventistica, che ha effettuato una procedura di embolizzazione del ramo dell’arteria uterina e dell’arteria otturatoria.

La paziente è rimasta ricoverata nella Terapia intensiva del “Versilia” per una notte per essere poi trasferita nuovamente in Ostetricia, prima della dimissione. Sia la mamma che il neonato stanno bene.

“In tanti anni di professione – evidenzia il responsabile della Ginecologia ed Ostetricia Antonio Santucci – mai mi era capitata una situazione di questo tipo. Mi preme quindi sottolineare l’eccezionalità del caso, la sua potenziale pericolosità e soprattutto l’efficienza di tutte le èquipe che hanno lavorato durante quell’emergenza: il team di sala parto prima per la tempestività della diagnosi, l’equipe sala parto e radiologia del Versilia, la squadra della Radiologia interventistica dell’ospedale Apuane, guidata da Alessio Auci, e l’equipe della Terapia intensiva (anestesisti rianimatori) del Versilia.
Un evento potenzialmente letale è stato sospettato, diagnosticato e trattato efficacemente nell’arco di circa tre ore, coinvolgendo diverse professionalità e due ospedali.

Questo a dimostrazione dell’alto livello della nostra sanità ed anche dell’importanza del lavoro in rete e della collaborazione e dell’integrazione, sempre più necessaria, tra professionisti di diverse discipline”.

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